Jannik Sinner non ce l’ha fatta. Troppo forte, ancora, il serbo Novak Djokovic che, come l’anno scorso, si rivela ostacolo insormontabile per le ambizioni dell’altoatesino, comunque protagonista di un grandissimo torneo di Wimbledon. Ha dimostrato di poter giocare quasi alla pari con uno dei più forti tennisti di tutti i tempi, che sull’erba del torneo più prestigioso del mondo, andrà domenica alla ricerca dell’ottavo titolo. Nonostante la sconfitta di Jannik, siamo sicuri che nel suo paese natio, incastonato nelle meravigliose Dolomiti, saranno tutti orgogliosi del loro cittadino più illustre. Non solo mare per l’estate, visitiamo ora uno dei borghi più incantevoli delle Dolomiti.
L’impresa era di quelle particolarmente difficili. Battere Novak Djokovic sull’erba di Wimbledon è impresa che è riuscita solo una volta, nel lontano 2012, a Roger Federer, il re del tennis. Solo questo dato può bastare per affermare che quella di ieri non può essere considerata una delusione. Sinner torna a casa da Londra con la consapevolezza che, in futuro, potrà mettere le mani sulla coppa d’oro con l’ananas in cima.
Farà un po’ di vacanza al mare o tornerà nel suo paese natio? Ancora non è dato saperlo, di certo, a San Candido, suo luogo di nascita, si augurano di vederlo. Così come si augurano di poter accogliere molti turisti, attratti dalla spettacolare bellezza delle Dolomiti anche d’estate.
Cosa vedere a San Candido
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Un piccolo paese di poco meno di 3500 abitanti, collocato nell’alta Val Pusteria, in provincia di Bolzano, a 1175 metri d’altezza. Vicinissimo al confine austriaco, fa parte del bacino idrografico del Danubio, con uno dei suoi affluenti, il fiume Drava, che ne attraversa il territorio. Qui è nato, nell’agosto del 2001 Jannik.
Visitare San Candido è piuttosto semplice. Il suo centro è davvero grazioso, pulito, teutonico. La chiesa dell’omonimo santo, di origine romanica, è uno degli edifici religiosi più importanti di tutto l’Alto Adige e fu costruita poco dopo l’anno 1000. Il severo campanile la fa spiccare da ogni parte del paese. All’interno, nella cupola, si possono trovare gli affreschi più pregevoli.
Di stile totalmente opposto, barocco avvicinabile al rococò, è la chiesa di San Michele. Anch’essa fu edificata secondo la struttura romanica, ma, nel 1700 fu completamente rivista e rinnovata seguendo lo stile in voga in quegli anni. Solo il campanile testimonia, ancora oggi, le sue origini duecentesche.
Non solo mare per l’estate, visitiamo San Candido, al confine con l’Austria
Un altro interessante monumento da visitare è la Cappella di Altötting, costruita a metà del Seicento come una piccola copia del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Tuttavia, si chiama così perché successivamente ne venne costruita un’altra praticamente attaccata, uguale alla Cappella delle Grazie della cittadina di Altötting in Baviera, meta di numerosi pellegrinaggi da parte dei tedeschi.
L’edificio civile più importante di San Candido, invece, è il complesso dei Bagni Wildbad, che si trovano a sud del paese, presso la Rocca dei Baranci. La struttura ha ospitato, nel corso degli anni, re, principi e duchi, che venivano qui per godere dei benefici delle acque sulfuree della zona. Oggi, purtroppo, i Bagni sono stati abbandonati e si può solo intuire il loro antico splendore, ammirandone la struttura esterna, mentre è proibito, causa sicurezza, entrare all’interno.
Infine, merita una visita il Castello da Caccia, situato nei boschi a nord del paese. Un museo all’interno del quale è possibile ammirare una delle più importanti collezioni al mondo di trofei di caccia, con rarissimi animali.
Non solo mare per l’estate, dunque, ma San Candido è un’interessante meta per chi ama la montagna anche nella stagione più calda.