Non solo legumi e cavoli per combattere il colesterolo ma anche questa pianta mediterranea quasi sconosciuta

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Altro che burro e salumi ecco gli alimenti che farebbero schizzare colesterolo e trigliceridi alle stelle, come abbiamo visto nei giorni scorsi. Inutile star qui a ricordare quanto una dieta equilibrata e ricca di fibre e vitamine faccia bene alla nostra salute. Oggi andremo alla scoperta del classico alimento che abbiamo spesso sotto al naso, ma raramente acquistiamo. Non solo legumi e cavoli per combattere il colesterolo ma anche questa pianta mediterranea quasi sconosciuta. Avrebbe infatti una sostanza che la scienza riconosce come potenziale alleata della nostra salute.

Una pianta ricca di omega 3

Si chiama portulaca ed è stata inserita nelle tabelle dei cosiddetti “super food”. Quei cibi che rappresenterebbero l’alimentazione del futuro in quanto ricchi di nutrienti benefici per il nostro organismo. Super food da non confondere però assolutamente con l’etichetta di “cibi miracolosi”, che qualcuno mette loro addosso. Come sostengono le maggiori fonti scientifiche, non esistono cibi che fanno miracoli, ma cibi potenzialmente alleati della nostra salute. In grado di aiutarci a prevenire alcune malattie, ma non a sconfiggerle. La portulaca è proprio uno di questi cibi che, stando alla ricerca scientifica, potrebbe rivelarsi un aiuto prezioso. Giusto per citare un nutriente importante, questa pianta abbonda di acidi grassi omega 3.

Non solo legumi e cavoli per combattere il colesterolo ma anche questa pianta mediterranea quasi sconosciuta

Pur trattandosi di una pianta mediterranea, la portulaca trova maggior diffusione in altri paesi al di fuori dell’Italia. Viene inserita in moltissime diete, tra cui in quelle delle star di Hollywood, perché ha pochissime calorie. In compenso, secondo le tabelle alimentari, la portulaca è particolarmente ricca di minerali, vitamine e, come dicevamo, omega 3. Ma soprattutto dell’acido linoleico, una sostanza sponsorizzata dalla scienza nella potenziale lotta al colesterolo e ai trigliceridi. Come supportato da questo studio.

Egizi e arabi ne avevano indovinato alcune qualità

Un tempo si usava come infuso benefico e sembra che fosse già conosciuta addirittura dagli antichi egizi. Durante il periodo medievale, furono gli arabi a farla conoscere in tutta Europa, promuovendola per le sue virtù benefiche. Allora si preparavano infatti dei decotti e delle tisane per favorire l’attività intestinale e la depurazione dell’organismo. Consideriamo che all’epoca, oltre a non esistere medicine e sistemi di ricerca, quasi tutte le malattie si curavano con gli infusi. Per questo motivo la portulaca era molto conosciuta. Peraltro, come testimoniato dallo studio allegato, ancora oggi la scienza confermerebbe gli aiuti al fegato di questa pianta.

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