Secondo le statistiche fornite dalle agenzie di stampa autorizzate, come l’Ansa, lo stress è una vera e propria malattia epidemiologica. Andando a scovare i dati riguardanti l’Italia, quasi 2 connazionali su 10 ne soffrono. Ma sono addirittura clamorosi i dati degli americani, che soffrirebbero di stress addirittura nel 40% dell’intera popolazione. Per questo possiamo parlare di una vera e propria epidemia difficile da contrastare, se non con trattamenti medici specifici. Però un’altra piaga dell’era moderna è sicuramente l’obesità. Complici delle diete sbilanciate e troppo ricche di grassi, sono sempre di più le persone sovrappeso. Tutti ingredienti pericolosi che vanno a cadere sul nostro stato di salute. Non solo grassi e stress ma anche questa cattiva abitudine invecchia il cervello, come vedremo in questo articolo.
Sempre più ricerche concordano su questo pericolo
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Dormire poco e male secondo le ultimissime ricerche scientifiche potrebbe concorrere a minare la salute del nostro cervello. Entrando addirittura nello specifico, la mancanza di sonno potrebbe colpire la nostra salute sia direttamente che indirettamente. Sappiamo benissimo tutti quanto ci renda spossati una notte insonne. La mattina successiva ci alziamo col classico senso di pesantezza alla testa, con dei giramenti, con la cervicale che ci duole. Durante tutta la giornata poi facciamo una gran fatica a recuperare. Questo accade secondo i ricercatori perché il nostro cervello manda a tutto il corpo gli impulsi nervosi della stanchezza e dei dolori.
Non solo grassi e stress ma anche questa cattiva abitudine invecchia il cervello
Esiste poi una cosiddetta linea indiretta che il nostro cervello comunica al corpo attraverso la carenza del sonno. Parliamo delle difficoltà principali che riguardano:
- difficoltà di concentrazione;
- poca memoria;
- scarsa lucidità;
- carenze nell’apprendimento.
Ma, secondo alcune ricerche proprio di questi ultimi mesi, grazie ad alcune università importanti come quella della California, ci sarebbero legami tra lo scarso sonno e l’Alzheimer.
Studi ancora precoci ma interessanti
Questi primi studi che stiamo citando sono in piena fase di elaborazione. Non esistono assolutamente quindi delle certezze, ma solo delle ipotesi. E, come tali vanno prese. Dal punto di vista della curiosità con la quale dobbiamo approcciare queste notizie, è importante però riconoscere queste osservazioni. Secondo gli studiosi americani ci sono delle correlazioni tra coloro che scoprono di soffrire di Alzheimer e quelli che dormono poco. In sostanza, l’insonnia potrebbe essere uno dei primi campanelli d’allarme per vedere sviluppata questa malattia. Stando a quanto riferiscono i ricercatori, soprattutto le persone tra i 60 e i 70 anni che dormono poco, avrebbero il 30% di possibilità in più di contrarre le malattie di demenza senile. Ricordiamo infine l’importanza di vitamine con minerali e antiossidanti ma il cervello senza questo ingrediente rischierebbe di morire.
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