Non solo con Legge 104 ma anche questi lavoratori possono andare in pensione INPS a 63 anni

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Accedere al pensionamento quattro anni prima rispetto al limite di età previsto è una possibilità che non hanno solo i familiari caregivers con Legge 104. Generalmente, tale formula si estende a tutti quei lavoratori che, a giudizio del legislatore, meritano particolari tutele. Ecco allora che si apre la possibilità di accedere al pensionamento già a partire dall’età di 63 anni ma con determinati requisiti contributivi. Nel 2021 c’è ancora la possibilità residuale di presentare domanda per questa tipologia di collocamento in quiescenza e di seguito vediamo termini e condizioni. È importante sapere infatti che non solo con Legge 104 ma anche questi lavoratori possono andare in pensione INPS a 63 anni.

Quali regole sono valide per la fine del 2021

In alcune particolari situazioni lavorative i contribuenti possono ricevere un sussidio di accompagnamento alla pensione che si chiama APE sociale. Tale indennità segue quanto stabilisce la Legge n. 232/2016 e resta valido per l’intero 2021. Sebbene non si abbiano certezze circa le misure previdenziali che si avranno il prossimo anno, è possibile che l’indennizzo con APE sociale riceva una proroga. Nel corso di quest’anno ci sono state diverse scadenze e termini per presentare la domanda di sussidio. Tuttavia, l’articolo 1, commi 339 e 340, della Legge n. 178/2020 hanno disposto la proroga fino al 31 di dicembre 2021. Questo significa che laddove ve ne sia ancora l’opportunità, molti contribuenti potranno presentare la domanda per il sussidio APE sociale 2021.

Non solo con Legge 104 ma anche questi lavoratori possono andare in pensione INPS a 63 anni

Un primo e importante chiarimento da fare circa l’APE sociale è che non si tratta di un vero e proprio trattamento pensionistico. Esso è piuttosto un reddito-ponte che accompagna l’interessato al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. In tale maniera il contribuente può uscire prima dal mondo del lavoro ed assicurarsi una rendita che non può superare i 1.500 euro lordi. Per presentare la domanda all’INPS è necessario avere 63 anni ed almeno 30 o 36 anni di contributi. In alcuni casi il requisito contributivo si può abbassare di 2 anni e consentire un ulteriore anticipo.

I soggetti che possono presentare domanda appartengono sostanzialmente a quattro categorie differenti. Ci sono i caregiver, ossia coloro che assistono i familiare con Legge 104 da almeno 6 mesi. Possono presentare richiesta anche i lavoratori disabili con disabilità pari ad almeno il 74%. Un’altra categoria che ha accesso al sussidio è quella dei disoccupati involontari che non percepiscono un sussidio NASPI da almeno 3 mesi. Infine, troviamo la categoria dei lavoratori che svolgono mansioni gravose da almeno 6 anni negli ultimi sette. Solo per questi ultimi il requisito contributivo minimo deve essere di almeno 36 anni. Per il 2021 resta ancora aperta la possibilità di presentare domanda entro il prossimo 30 novembre con ammissione in ragione delle risorse disponibili.

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