I piccoli debiti fiscali stralciati, il reddito di cittadinanza che è pronto a sparire a partire dal 2024, ed ora pure il Bonus cultura che è a forte rischio. Ecco come l’Esecutivo di centrodestra sembra che sia intenzionato a smantellare le misure dei Governi passati. Da Matteo Renzi passando per Giuseppe Conte.
Dopo il reddito di cittadinanza, sembra essere in fase di revisione pure il cosiddetto Bonus cultura. Ovverosia il contributo da 500 euro che è riservato a chi compie 18 anni. A seguito di un emendamento alla manovra del Governo Meloni, presentato dal centrodestra, sono infatti scoppiate le polemiche.
In un primo momento, infatti, si è parlato di una vera e propria abolizione dell’app 18. Per poi dirottare in altri modi le risorse risparmiate nel settore della cultura. Ma a quanto pare, proprio in linea con quanto già fatto con il reddito di cittadinanza, la misura non sarà cancellata. Ma sarà rivista e, probabilmente, sarà collegata all’ISEE. O molto più probabilmente al quoziente familiare che è tanto caro al centrodestra.
Non solo cartelle esattoriali, l’Esecutivo di centrodestra vuole cancellare pure il Bonus cultura?
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Intanto, contro il rischio di cancellazione del Bonus cultura, alcuni partiti di opposizione sono pronti a fare ostruzionismo, ad alzare le barricate. In tutto e per tutto. Tra questi c’è il partito Italia Viva con il leader Matteo Renzi che al riguardo ha già annunciato il lancio di una petizione.
Non solo cartelle esattoriali stralciate, quindi, ma una vera e propria chiusura con i provvedimenti dei Governi passati. Perché, così come c’è il rischio di cancellazione dell’app 18, allo stesso modo nel 2024 il reddito di cittadinanza potrebbe scomparire. Ed in tal caso si chiuderebbe, almeno per queste due misure, sia col Governo Renzi, sia con il Governo al tempo guidato dall’attuale leader dell’M5S Giuseppe Conte.
Cosa offre il Bonus cultura in questo momento ed a chi è destinato
Attualmente, aspettando novità da parte del Governo di centrodestra, non solo cartelle esattoriali con gli emendamenti alla manovra finanziaria per il prossimo anno, il Bonus cultura è attivo per i nati nel 2003. Precisamente, per i 18enni che, essendosi registrati entro lo scorso mese di agosto del 2022, possono ora spendere i 500 euro di contributo statale fino e non oltre la data del 28 febbraio del 2023.
Per chi compie la maggiore età, in particolare, il Bonus cultura, che è richiedibile online dal sito Internet dell’app 18, è appetibile in quanto, tra l’altro, si possono comprare senza spendere un euro i libri. Ma anche i corsi e fino ad arrivare ai biglietti per i concerti.
Il Bonus cultura, quindi, non è altro che un voucher per permettere, a chi compie 18 anni, di conoscere anche il nostro patrimonio artistico. E questo perché l’app 18 garantisce, sempre nel limite massimo di spesa che è di 500 euro, pure di visitare, senza spendere un euro, i musei, le aree archeologiche, i monumenti ed i parchi naturali.
In più, cosa che di certo i giovani sanno fare bene, il voucher è spendibile pure attraverso l’ecommerce. Per esempio, acquistando comodamente online i cd ed i dvd musicali e cinematografici. Per quel che riguarda inoltre la musica registrata, pure l’acquisto di dischi in vinile rientra tra i beni che si sono comprare con il Bonus cultura per i 18enni.