Se come dice il proverbio l’Italia è il Paese di santi, poeti e marinai, l’Umbria è decisamente la madre di molti di questi. Mancano solo i marinai, perché come dicono in tanti, per essere la regione più bella d’Italia le manca solo il mare. Chiamata anche il “polmone verde” della penisola, questa meravigliosa regione offre al turista qualsiasi tipo di emozione. Arte, archeologia, architettura, storia, tradizioni, cucina, letteratura e persino un notevole patrimonio naturale. Pensiamo anche solo alle famosissime Cascate delle Marmore, o ai tantissimi eremi e conventi, splendidamente sperduti tra le sue colline. Come il posto meraviglioso che andremo a vedere oggi, accessibile tramite biglietto d’ingresso, e, meta preferita per tantissimi turisti, soprattutto anglosassoni. Un piccolo paradiso che raccoglie nella sua superficie tutte le bellezze di questa regione, che nemmeno i tanti terremoti hanno saputo mettere in ginocchio.
Le origini delle fonti del Clitunno
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Tra le due meravigliose cittadine di Spoleto e Foligno, merita assolutamente una visita il sito delle Fonti del Clitunno. Siamo nel piccolo Comune di Campello, in cui sorge questo meraviglioso parco faunistico, di oltre 10.000 m². Qui nasce la sorgente del fiume omonimo, in un piccolo paradiso che forma un laghetto, pieno di flora e fauna. Tra la primavera e l’autunno, seguendo i colori della natura, anche l’acqua, pura e cristallina, segue tutte le meravigliose sfumature. Dal verde smeraldo al blu cobalto, fino ad assumere addirittura delle tinte giallo oro. Sulle sponde di questo piccolo e affascinante lago, vivono animali e uccelli, che qui trovano rifugio e il loro habitat naturale. Un ambiente così romantico da ricordare un altro bellissimo specchio d’acqua italiano.
Non solo Assisi e Perugia ma l’Umbria nasconde anche questa oasi
Una delle cose che sicuramente affascina il visitatore è la scenografia dei salici piangenti, che si appoggiano addirittura con i loro rami sulla superficie dell’acqua. Storia e leggenda narrano che lungo questo fiume gli antichi romani navigassero fino a Roma, collegandosi al Tevere. Purtroppo, a causa dell’ennesimo e tragico terremoto che ha colpito la zona, tutto il bacino idrografico ha subito degli stravolgimenti. Qui, gli antichi latini veneravano Giove Clitunno, protettore di queste importantissime sorgenti d’acqua, ancora oggi tra le più copiose l’Italia.
Templi e storia
Purtroppo, nel corso della storia, sono andati perduti templi, altari e sacelli che qui sorgevano, dedicati al padre degli Dei. È comunque visitabile, a qualche chilometro di distanza, il Tempietto del Clitunno. Edificio originariamente romano, poi ricostruito nel medioevo e diventato una chiesa cristiana. Non solo Assisi e Perugia ma l’Umbria nasconde anche questo meraviglioso angolo di paradiso, raccontato anche da Giosuè Carducci nelle sue opere.
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