Non solo Alzheimer, la perdita di memoria potrebbe essere anche spia di questa malattia

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Ci sono dei sintomi a cui è bene prestare attenzione, perché possono segnalare varie patologie. Uno dei disturbi più conosciuti è la sindrome di Alzheimer, che si può inizialmente manifestare con sporadiche perdite di memoria.

Ci sono, però, anche altri disturbi che hanno questo sintomo ed oggi ne vedremo uno. Ovviamente, invitiamo assolutamente a rivolgersi al medico in caso insorgano sintomi particolari. Sarà poi lui a farci fare gli esami del caso ed eventualmente a diagnosticarci una patologia.

Come vedremo, infatti, non solo Alzheimer, la perdita di memoria potrebbe essere anche spia di questa malattia.

Ecco di cosa si tratta

Oggi conosciamo la malattia di Whipple, un disturbo raro di tipo infettivo. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, questa malattia consiste sostanzialmente nell’accumulo di materiale glicoproteico e lipidico nell’intestino, in particolare in quello tenue. Colpisce anche il sistema linfatico.

L’ISS indica che è una malattia legata al malassorbimento di queste sostanze da parte dell’intestino. La causa è da ricercarsi in un batterio piuttosto diffuso, che si può trovare in particolare negli impianti di depurazione delle acque.

Questa malattia si potrebbe trasmettere soprattutto entrando in contatto con feci o saliva di un portatore sano o di un malato. Come dicevamo, si tratta di un disturbo raro e meno di una persona su un milione viene colpita.

Non solo Alzheimer, la perdita di memoria potrebbe essere anche spia di questa malattia

Secondo l’ISS, il batterio responsabile della malattia di Whipple in genere verrebbe eliminato dal sistema immunitario del corpo, ma la malattia potrebbe diventare cronica in alcuni individui predisposti. Per questi, si manifesterebbero dei sintomi ben precisi.

Quelli iniziali, secondo l’ISS, sarebbero legati alle articolazioni, con dolori e insorgenza di artrite. In un secondo stadio, invece, inizierebbero a manifestarsi i sintomi gastrointestinali.

Nei casi più seri si potrebbe arrivare anche a sintomi di tipo neurologico. In questa situazione si manifesterebbe la perdita di memoria, insieme a confusione e difficoltà a camminare. L’ISS segnala, inoltre, che questi sintomi non si svilupperebbero in maniera rapida, ma anche nel corso di diversi anni.

Una volta diagnosticata la malattia, il medico può prescrivere le cure più adeguate. Si utilizzerebbero antibiotici che possano attaccare e sconfiggere il batterio. Ovviamente, è fondamentale consultare il medico prima, e non iniziare ad assumere antibiotici autonomamente.

Chi vuole approfondire il tema dei sintomi neurologici, potrebbe voler sapere che cervello e memoria potrebbero essere messi in grave pericolo ignorando questi sintomi della demenza.

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