Ci capita spesso di non sentirci in forma soprattutto nei cambi di stagione. Ci svegliamo con un senso di pesantezza e di gonfiore che ci impedisce di lavorare bene e di essere concentrati. Bocca amara e alito cattivo ci accompagnano tutto il giorno e ci fanno sentire in imbarazzo nelle relazioni con gli altri. E anche la digestione va a rilento aumentando il senso di malessere generale.
I segnali che l’organo ci lancia
Indice dei contenuti
Spesso è il fegato a lanciarci questi segnali, soprattutto se abbiamo sgarrato e se le nostre abitudini alimentari lasciano a desiderare. Le cene con gli amici in cui ci strafoghiamo in piatti succulenti ma pieni di grassi, il bicchiere di troppo, la mancanza di movimento perché non abbiamo avuto tempo per lo sport o per le camminate, mettono a dura prova il nostro fegato che come un lavoratore indefesso cerca di mettersi all’opera per riparare come può. Dovremmo correre in suo aiuto se non vogliamo farlo capitolare e dovremmo fare anche noi la nostra parte. Soprattutto quando ci lancia segnali inequivocabili, che non possiamo ignorare. Ci sono vari rimedi naturali che ci permettono di intervenire, non solo acqua e limone. Ma più che puntare al rimedio miracoloso e temporaneo bisognerebbe modificare lo stile di vita e assumere buone abitudini alimentari quotidiane. Il nostro fegato ci ringrazierà.
Non solo acqua e limone ma sarebbe questo il miglior depurativo naturale per il fegato che combatte alitosi, gonfiore e cattiva digestione
Ci preoccupiamo della mancanza di olio di semi di girasole sugli scaffali del supermercato e invece potremmo approfittare di questa circostanza per usare un vero toccasana per il fegato, l’olio extravergine di oliva. È il prodotto che tutto il Mondo ci invidia ed è spesso definito un elisir di lunga vita per gli effetti quasi miracolosi sulla nostra salute. Sarebbe operazione troppo lunga elencare gli immensi benefici che la medicina gli riconosce. Noi ci limiteremo a ricordarne alcuni. Viene considerato un vero toccasana per la digestione perché sarebbe in grado di ridurre la secrezione di acidi gastrici e svolgerebbe un’azione disintossicante nei confronti del fegato.
Il vero olio extravergine di oliva, definito olio Evo, è quello che si ottiene con un processo di estrazione meccanica a freddo. Secondo quanto stabiliscono le norme europee un olio è extravergine se ha un grado di acidità pari o inferiore allo 0,8% e un numero di perossidi inferiore a 20 Meq. Si valutano anche il colore, l’odore, che deve essere fruttato, e il sapore, con il caratteristico retrogusto amaro e pungente. L’olio Evo andrebbe consumato crudo, ma non perde tutte le sue proprietà neppure con la cottura perché è stabile anche alle alte temperature.
È ottimo sul pane e con le insalate. Tuttavia non dobbiamo abusarne ma usarlo con moderazione perché come tutti i grassi è piuttosto calorico. Le quantità consigliate vanno da 20 g a 50 g al giorno, da 2 a 5 cucchiai circa. Anche se costa mediamente di più degli altri oli, su queste quantità la differenza di prezzo risulta irrilevante.
Lettura consigliata