La Gazzetta ufficiale del giorno 8 aprile ha dato una grande notizia a tanti diplomati, laureati e non solo per entrare nella Pubblica amministrazione.
Si tratta del maxi concorso per 1.956 unità presso tre diversi Ministeri, della Giustizia, della Cultura e dell’Istruzione.
Un’opportunità da cogliere al volo, sia per chi ha intrapreso un percorso universitario sia per chi non ha proseguito gli studi dopo la scuola. Infatti, tantissimi posti sono riservati anche a chi possiede la licenza media o il diploma di qualifica triennale, oltre al classico di scuola superiore.
Tuttavia, la vera novità non riguarda soltanto il titolo di studio per partecipare, ma il monte ore settimanale. A differenza della maggior parte dei concorsi pubblici, siamo davanti ad una selezione a tempo determinato part-time di 18 ore settimanali. Facendo un rapido conto, si tratterebbe di poco meno di 4 ore di lavoro al giorno per 5 giorni. Una possibilità ottima per chi sta ancora studiando o ha altri impegni da sbrigare.
Andiamo ora ai dettagli della selezione per capire come partecipare, quali saranno le prove da affrontare ed entro quando inviare la domanda.
Non si vive per lavorare, ecco 1.956 nuovi posti di lavoro con contratto part time da 18 ore settimanali
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I posti messi a bando si suddividono nei diversi Ministeri in base alla posizione ed alla categoria professionale, vediamoli nel dettaglio.
Il Ministero della Cultura cerca 563 unità complessive, così suddivise:
- 271 di terza fascia F1;
- 84 di seconda area F2;
- 208 di seconda area F1.
Il Ministero della Giustizia, invece, è alla ricerca di:
- 1.000 operatori giudiziari di seconda area, F1.
Infine, il Ministero dell’Istruzione intende assumere:
- 393 collaboratori scolastici ATA di categoria A1.
Per partecipare, bisognerà possedere i classici requisiti generali tra cui l’assenza di condanne penali, il godimento dei diritti civili e politici e l’idoneità fisica.
Attenzione però ad un dettaglio molto importante relativo all’esperienza pregressa. Infatti, la selezione è aperta ai tirocinanti, pregressi o attuali, nell’ambito dei cosiddetti percorsi di formazione e lavoro in uno dei tre Ministeri.
Per quanto riguarda il titolo di studio, bisogna distinguere in base all’area professionale per cui si concorre.
La terza area F1 richiede la laurea, anche triennale, mentre la seconda area F2 richiede il diploma di scuola superiore.
Diversamente, sarà sufficiente la licenza media per la seconda area F1 ed il diploma di qualifica triennale per la categoria A1.
Prove d’esame e invio della domanda
Non si vive per lavorare, ecco perché è il caso di cogliere al volo quest’occasione a tempo parziale.
La selezione che decreterà i vincitori delle aree terza e seconda, rispettivamente F1 ed F2, prevede un quiz di 20 domande. Al contrario, per gli F1 e A1 vi sarà un solo colloquio di idoneità.
Occhio alla scadenza delle candidature attraverso la piattaforma telematica RIPAM fissata alle ore 14.00 del prossimo 9 maggio.
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