Chi ama riempire di piante la propria casa, ma non ha spazio per i vasi, potrebbe trovare una valida soluzione in una tecnica di coltivazione giapponese nota come kokedama (“palla di muschio”). Non servono vasi per coltivare le piante se si applica questa formidabile tecnica giapponese che spopola sui social.
Com’è fatto un kokedama
Tradizionalmente, per realizzarlo si usa una palla rivestita di muschio formata da una terra argillosa detta ketotsuchi, amalgamato ad un componente argilloso e drenante, chiamata invece akadama. Questo composto ha lo stesso ruolo ricoperto in genere dal vaso.
Solo che, a differenza di quest’ultimo, occupa meno spazio ed è più grazioso. Una volta acquistato o preparato, può essere collocato su un mobile oppure appeso assieme ad altri kokedama usando dei fili di nylon, in modo tale da creare una sorta di giardino sospeso.
Le piante adatte a questa tipologia di coltivazione devono essere molto piccole e preferibilmente acquistate in vivai specializzati in bonsai.
Non servono vasi per coltivare le piante se si applica questa formidabile tecnica giapponese che spopola sui social
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C’è chi decide di comprarli e di appenderli in luoghi scevri di decorazioni della propria abitazione. La verità è che, però, le componenti che abbiamo prima citato possono essere facilmente acquistate online. Ci si può, dunque, cimentare autonomamente nella realizzazione di uno o più kokedama e disporli seguendo le idee proposte su social network come Pinterest.
Per realizzarne uno serviranno cinque parti di ketotsuchi e una parte di akadama. Andranno impastare con l’aiuto di un po’ di acqua e modellate fino ad ottenere una palla delle dimensioni di un’arancia. In seguito, bisogna infilare e saldare delicatamente le radici della pianta all’interno della palla. Poi, rivestirla con del muschio, comprato e non raccolto autonomamente. Solo in questo modo ci si può accettare che sia privo di insetti nocivi, funghi o parassiti.
Per compattare definitivamente il kokedama, vi si deve avvolgere attorno del filo di cotone. Infine, andrà immerso in acqua per almeno due ore. Una volta asciugato, sarà pronto.
In genere non bisogna prestare molte attenzioni a questo tipo di coltivazione. Ciò potrebbe però variare a seconda della pianta scelta per allestire il kokedama. Salvo eccezioni, come nel caso delle piante grasse, necessiterà di regolari annaffiature.
Come innaffiare un kokedama
Per farlo, bisogna immergerlo in una bacinella con acqua a temperatura ambiente, dove va lasciato per all’incirca cinque minuti. Trascorso questo lasso di tempo, deve essere rimosso dall’acqua e asciugato. Fatto ciò, il kokedama potrà essere ricollocato al suo posto.
Si coglie l’occasione per ricordare anche di nebulizzare regolarmente il muschio con acqua, così che resti vivo.