Spesso la frutta candita non piace perché ha un sapore molto particolare. In realtà, però, avrebbe tante proprietà che sono benefiche alla nostra salute. In questo articolo scopriremo quali sono e anche perché, allo stesso tempo, non bisogna esagerare con le quantità.
Quando è Natale siamo abituati a consumare tanti pandori e panettoni. Diciamo che possiamo considerarli, insieme ad altri, i dolci tipici natalizi. In particolar modo, il panettone non è gradito da tutti. Questo perché al suo interno contiene i canditi e l’uvetta che non piacciono a tutti. In realtà, però, avrebbero delle azioni benefiche sulla salute. Per questo motivo oggi parliamo della frutta candita.
Valori nutrizionali della frutta candita
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100 g circa di frutta candita apportano 322 kcal. Inoltre, ha i seguenti valori nutrizionali:
- 0,34 g di proteine;
- 82 g di carboidrati;
- 0,07 g di grassi;
- 1,6 g di fibra alimentare;
- 98 mg di sodio.
Non scartiamo i canditi nel panettone per i loro benefici perché farebbero bene, ma se consumati con cautela
Come possiamo notare abbiamo nominato un minerale e anche una quantità significativa. D’altro canto, il sodio è un sale minerale fondamentale per il nostro organismo. Va a regolare una serie di reazioni chimiche nel nostro corpo che sono di fondamentale importanza. Già questo è un beneficio che presenta questo alimento. Ma non è finita qua.
A cosa farebbe bene?
La frutta candita si ottiene attraverso un processo di lavorazione che avviene in cucina. È una frutta a lunga conservazione, come ad esempio la frutta secca. La frutta candita presenterebbe carotenoidi, acido ascorbico e polifenoli. Questi, se attivi e non degradati dalla lavorazione della frutta, hanno proprietà antiossidanti. Dunque, i canditi ci proteggerebbero e avrebbero questi benefici.
Se come frutta candita utilizziamo l’arancia dobbiamo prendere in considerazione che può contenere anche la vitamina C, utile per il nostro sistema immunitario. Bisogna, però, considerare che, in seguito alla cottura, queste vitamine si potrebbero perdere.
È presente anche il potassio. Il potassio è importante in quanto mantiene attivo il segnale neuromuscolare. Difatti, nel momento in cui si è in deficit di potassio, potremmo avere crampi muscolari.
Controindicazioni
Nonostante tutti questi benefici, ci sono anche alcuni aspetti che bisogna tenere a mente e sapere. Celiaci e intolleranti al lattosio possono stare sereni, perché la frutta candita non contiene né glutine e né lattosio.
Discorso diverso è per i soggetti diabetici. Contendendo una grande quantità di zuccheri, potrebbe alterare i livelli di glicemia. Di conseguenza, chi ha il diabete deve consumarli con molta moderazione.
Contengono, poi, anche tanta istamina, dovrebbero evitare grandi consumi anche i soggetti allergici o chi è intollerante all’istamina.
Frutta candita e fresca a confronto
Se dovessimo mettere a confronto la frutta fresca con la frutta candita, potremmo notare alcune differenze a livello nutrizionale.
Innanzitutto, la frutta fresca ha un indice glicemico molto più basso rispetto ai canditi. Di conseguenza, si ha anche un apporto calorico nettamente diverso, dove la frutta candita supera quella fresca.
In entrambi i casi, comunque, colesterolo e lattosio non sono presenti. Dunque, non scartiamo i canditi nel panettone per i loro benefici, anche se allo stesso tempo bisogna prestare attenzione alle quantità.