Il ritorno della primavera simboleggia anche il ritorno della natura e della vita. Mai come quest’anno, con l’arrivo della stagione della fioritura, si può parlare di una vera e propria rinascita. Se pensiamo alla primavera, uno dei primi pensieri collegati che ci viene in mente va alle rondini. Dopo anni in cui sembravano sparite, pare che le rondini stiano tornando a folti stormi ad abitare le nostre grondaie. Ma non per tutti sono ospiti ben accetti. Alcuni non gradiscono proprio la loro presenza e pensano così di sbarazzarsene con i metodi più disparati. Ma non scacceremo mai più questi animali primaverili sapendo che ci liberano dagli insetti più sgradevoli e che abbattere il loro nido è reato. Proprio così, scendiamo nel dettaglio nei prossimi paragrafi.
Non scacceremo mai più questi animali primaverili sapendo che ci liberano dagli insetti più sgradevoli e che abbattere il loro nido è reato
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Anche se molti non lo sanno, le rondini non sono solo un simbolo di rinascita. Sono uccelli dotati di mille qualità, che compiono un lavoro importantissimo per noi umani, anche se non ce ne accorgiamo. Compiono viaggi lunghissimi per arrivare sui tetti delle nostre case con l’arrivo dei primi caldi. Stabiliscono lì il loro nido, fatto di fango e paglia, e covano per una ventina di giorni le uova. Ma ciò che forse più ci interessa è che si cibano di tutti gli insetti meno desiderati nelle nostre case e nei nostri giardini. Mosche, vespe, cavallette e falene sono tra i loro piatti preferiti, costituendo quasi la totalità del loro regime alimentare. Una coppia di rondini può arrivare a mangiare fino a 1.500 insetti in una giornata.
Una legge che tutela i nidi
Se i dati precedenti non bastassero a convincerci di quanto bene le rondini facciano al nostro ecosistema, ecco un’informazione in più. Distruggere i nidi di rondine è vietato ai sensi della legge. La Legge 157/92 e l’articolo 635 del codice penale tutelano le rondini, decretando reato la loro uccisione o l’abbattimento dei loro nidi. Chi non rispetta le indicazioni della legge si macchia del reato di “danneggiamento della fauna selvatica”.
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