Quanti pensano alle loro piante e ai loro orti quando partono per le vacanze? Sono davvero molti, sparsi un po’ in tutta Italia, sia tra chi possiede giardini, di tutte le dimensioni, sia chi ha balconi o terrazzi ricchi di vasi che necessitano cure quasi quotidiane. Non poterle dare per una, due o tre settimane, un po’ dispiace ai proprietari. Come si può fare? Genitori, parenti, vicini, forse amici, ecco la soluzione più facile, con il rischio, però, che nessuno di loro abbia il pollice verde. Perché non affidarsi, allora, a uno specialista?
“Partire è un po’ morire” diceva più di 100 anni lo scrittore francese Edmond Haraucourt. Ecco, forse è un po’ azzardato associare questa frase a quello che accade alle nostre piante quando partiamo per le vacanze, ma, in fondo, non siamo molto distanti dalla realtà. Spesso si parte con fiori rigogliosi e si torna facendo la conta di quelli che non ce l’hanno fatta a resistere senza di noi.
Questo nonostante ci fossimo sincerati che parenti o vicini potessero curarli, almeno a giorni alterni. Inutile e ingeneroso sarebbe accusarli, in fondo ci hanno comunque fatto un piacere e il pollice verde non è insito in ognuno di noi.
Non sai a chi affidare le tue piante prima di partire per un viaggio? Ecco la soluzione
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Ci sono rimedi fai da te, come quello della bottiglia capovolta con un piccolo foro sul tappo, oppure quelli che si possono acquistare con pochi euro su internet e che funzionano più o meno con lo stesso meccanismo. Un cono di ceramica collegato a una bottiglia che fa da gocciolatore per nutrire il terreno.
Purtroppo, però, non sono infallibili, vuoi perché bagnano troppo, inondando le radici o, al contrario, perché la bottiglia da 1,5 litri si affloscia, non irrorando più il cono. Insomma, può andare bene come no, dovremmo incrociare le dita e sperare.
Quanto costa un plant sitter
Se invece vogliamo avere la certezza che al nostro ritorno le piante siano come le abbiamo lasciate alla partenza, potremmo affidarci alle cure di un vero a proprio professionista. Eh sì, perché come esistono i dog sitter, si stanno diffondendo anche in Italia i plant sitter, che si occupano delle nostre piante, dietro un corrispettivo regolarmente pattuito. Oppure, tra i servizi che offrono, anche quello di fungere da vero e proprio albergo per i nostri vasi, con tanto di trasporto compreso nel prezzo, se richiesto.
I costi? Neanche eccessivi. 10/15 euro per ogni uscita, calcolando ovviamente la distanza, oppure circa 80 euro al mese come pensione per una decina di piante circa. Questo a Milano, grazie alla start up Botamici. A Bologna, invece, Enrico Rossi offre i suoi servizi a 30 centesimi a pianta, mentre a Torino, Valentina Paracchi costa 30 euro a settimana, con 3 visite garantite.
Questi sono solo alcuni esempi di una professione già molto diffusa all’estero che anche in Italia potrebbe presto avere un boom. Non sai a chi affidare le tue piante quando vai in vacanza? Cerca il plant sitter più vicino a te e con una modica spesa, al tuo ritorno ritroverai i tuoi tesori come li avevi lasciati alla partenza…o addirittura meglio.