Alcuni hanno una memoria visiva davvero potente che consente loro di ricordare anche visi visti poche volte. Tanti altri invece hanno serie difficoltà nel farlo, il che potrebbe essere normale e magari dipendere da una certa distrazione nell’osservazione. Talvolta però sarebbe una condizione permanente e si verificherebbe addirittura anche in caso di persone conosciute e frequentate assiduamente. Ciò potrebbe essere una spia di un particolare disturbo poco noto e saltato agli onori della cronaca perché a soffrirne sarebbe nientedimeno che l’attore Brad Pitt.
Brad Pitt è uno degli attori americani più conosciuti a livello mondiale. La sua filmografia annovera tante pellicole e tanti ruoli in cui si è distinto per l’interpretazione. Rientra anche tra gli uomini considerati più belli al Mondo, anche oggi che è in procinto di compiere 60 anni.
Ironia della sorte, proprio lui che ha un volto iconico e indimenticabile, soffrirebbe di un disturbo che comporta difficoltà nel riconoscere i visi, perfino il proprio nei casi più gravi. A parlarne l’attore stesso in un’intervista ad una rivista statunitense, sebbene sembri non averne ancora ricevuto diagnosi medica. Il divo avrebbe confessato di avere conseguenti problemi nelle interazioni sociali e che ciò l’abbia portato a chiudersi in sé stesso.
Qual è il problema di Brad Pitt? Si tratterebbe di questo disturbo poco noto
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Brad Pitt ha avuto il merito di puntare i riflettori su una condizione delicata e di cui solitamente si discorre poco, ossia sulla prosopagnosia. Il campanello d’allarme della stessa sarebbe il fatto che non riconosci e non ricordi i volti. Ciò comporterebbe problemi non solo nell’ambito sociale, ma persino nel godersi un film in televisione, perché si potrebbero non distinguere i vari attori e ruoli.
La prosopagnosia sarebbe un tipo di agnosia, ossia di incapacità di identificare a livello sensoriale oggetti di varia natura. La causa consisterebbe spesso in un danno subito dal cervello. A seconda di dove si collochi, potrebbe riguardare un senso piuttosto che un altro. L’agnosia, dunque, potrebbe riguardare la vista, ma anche tatto, udito, gusto e olfatto. Potrebbe poi inficiare talvolta un processo specifico, proprio come succede nella prosopagnosia. In questo caso l’area del cervello colpita sembrerebbe essere il lobo inferotemporale, che avrebbe un ruolo nel riconoscimento visivo. I fattori scatenanti di tale lesione potrebbero essere vari: ictus, trauma cranico, ma anche altre malattie riguardanti l’area cerebrale, incluse quelle degenerative come l’Alzheimer.
Più raramente potrebbe essere una condizione invece congenita.
Se non ricordi e non riconosci i volti ecco cosa devi fare
Le difficoltà nell’identificare le facce, dunque, non sarebbero da sottovalutare, piuttosto è preferibile andare a fondo per escludere o meno la prosopagnosia. Per farlo servirà consultare un medico. Quest’ultimo dovrebbe accertare il problema sottoponendoci dei testi di identificazione. Dopo di che potrebbe sottoporci ad esami specifici per escludere che possa trattarsi di un semplice problema di vista. Seguirebbero poi test neuropsicologici ed altri esami, anche per individuare la possibile causa.
Non esisterebbe una vera e propria terapia per il problema, sebbene a seconda della gravità e della causa potrebbero esservi possibilità di miglioramento. Ovviamente, in molti casi la prima cosa sarà concentrarsi nella risoluzione della causa, laddove possibile. D’aiuto nella prosopagnosia potrebbero essere delle sedute di terapia occupazionale. Utile potrebbe essere adottare delle strategie compensative, ossia riconoscere le persone soffermandosi su tono di voce, contesto, abbigliamento, movimenti o capelli. Se non ricordi e non riconosci i volti, quindi, rivolgiti ad un medico che saprà effettuare una corretta diagnosi e aiutarti ad affrontare la situazione.
Brad Pitt, che ne soffrirebbe da 10 anni, ha reso questo disturbo più noto, col risultato di mettere in guardia quanti abbiano i medesimi sintomi. D’altronde non è la prima volta che un problema di salute si associa a un Vip, basti pensare all’anisocoria di David Bowie.