Paul Pogba è stato investito, negli ultimi giorni, da un gigantesco polverone chiamato doping. L’accusa più infamante per uno sportivo, quella di assumere delle sostanze per migliorare le proprie prestazioni imbrogliando. Ora, in attesa delle controanalisi, il centrocampista francese è stato sospeso in via cautelare e non potrà neppure allenarsi. Non più 10 milioni di euro all’anno, ecco quanto guadagnerà Pogba.
Il buco nero che ha accolto Paul Pogba dopo la vittoria da protagonista nel Mondiale 2018 sembra non avere più fine. Le disgraziate ultime stagioni al Manchester United, passate più in infermeria che in campo. Il ritorno alla Juventus nel 2022 costellato da infortuni, le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto, con l’estorsione subita dal fratello, fino alla questione doping.
Un susseguirsi di eventi che lo hanno portato, in pochi anni, da essere uno dei centrocampisti più forti dell’ultimo decennio a un caso internazionale che divide l’opinione pubblica soprattutto in Italia e in Francia.
Probabilmente mal consigliato, forse vittima del suo enorme successo, Pogba è entrato in una crisi senza fine dalla quale pareva essere uscito con le prime brevi apparizioni in questo inizio di campionato 2023. Avrebbe dovuto essere la stagione del riscatto, potrebbe essere stata la sua ultima, a causa del controllo antidoping del 20 agosto a Udine, che ha segnalato la sua positività al testosterone.
Una positività incomprensibile
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Doparsi per non giocare, che senso ha? In questi giorni, anche con ironia, in molti se lo sono domandati via social. Perché assumere un farmaco contenente uno steroide che serve ad aumentare la massa muscolare, facilmente rilevabile dai controlli, consultando un medico “amico” e non quello della società? Com’è possibile che non sia stata letta l’etichetta, indicante chiaramente il contenuto di testosterone? Tante domande, al momento, ma nessuna risposta.
Il giocatore chiuso in silenzio, il suo procuratore, Rafaela Pimienta, che aspetta le controanalisi dichiarandosi sicura della buona fede del calciatore. La Juventus che comunica la sospensione, come da prassi, del centrocampista francese, con uno scarno comunicato. Il commissario tecnico francese Didier Deschamps che si dice incredulo per la notizia e attende di chiarire personalmente con uno dei suoi pupilli.
Non più 10 milioni di euro all’anno, ma quanto spetta a Pogba anche durante la sospensione?
La sospensione in via cautelare è un procedimento di prassi in questi casi. Di conseguenza la Juventus ha preso atto, riservandosi poi la facoltà di valutare i prossimi passaggi procedurali dopo le controanalisi. Se queste, come nel 99% dei casi, confermassero la positività, la squalifica sarebbe certa. Poi, però, sarebbe da valutare l’entità. Un patteggiamento potrebbe fermare Pogba per qualche mese, invece, nel caso peggiore, la pena potrebbe arrivare a quattro anni.
In tutti i casi, comunque, il calciatore non riceverebbe i suoi lauti emolumenti, ovvero quegli 8 milioni di euro più 2 di bonus che la società bianconera gli garantisce annualmente. Tuttavia, anche in sospensione, il giocatore non rimarrà a mani vuote. Infatti, gli verrà comunque versato lo stipendio minimo, che si attesta sui 2 mila euro al mese circa.
Quindi, non più 10 milioni di euro all’anno, ma questa cifra che farebbe felice tantissime persone, ma che, nel dorato mondo del calcio, rappresenta briciole o quasi.
Così potrebbe ingloriosamente terminare una carriera che, nonostante i tanti trionfi, lascerebbe un senso di incompiuto, per un centrocampista di enorme valore che rischia di essere ricordato solo per gli ultimi travagliati anni e non per quanto di buono fatto prima.