Benzina, gasolio, beni alimentari, bollette della luce, acqua, bollette del gas. Tutto è aumentato da 2 anni a questa parte, soprattutto negli ultimi mesi. Purtroppo anche se la pandemia sembra dare tregua almeno per il momento, il conflitto in Ucraina ha causato un’impennata del costo della vita. Un aumento generalizzato della spesa delle famiglie, che non ha fatto sconti a nessuno.
La corsa al risparmio quindi riguarda tutti gli italiani, con lo Stato, le Regioni e i Comuni, che si stanno adoperando per sostenere soprattutto i meno abbienti. Tra bonus, sconti in bolletta, agevolazioni e incentivi, non mancano le misure in favore degli italiani. Alcune Regioni più di altre però hanno già adottato alcuni provvedimenti molto rilevanti. Ed altre Regioni invece si stanno muovendo in questa direzione, con provvedimenti in arrivo davvero interessanti.
Non pagheranno più il gas metano questi cittadini grazie al nuovo Bonus che rende gratuita la materia prima tagliando di oltre il 50% le bollette
Indice dei contenuti
Luce, acqua e gas sono le tre utenze domestiche che sono presenti praticamente in tutte le case degli italiani. Luce e acqua sicuramente dappertutto, il gas con rare eccezioni. È proprio questi incrementi delle bollette hanno colpito una moltitudine di famiglie. Utenti che si sono trovati subito in difficoltà.
In Basilicata però il governo regionale ha deciso di tagliare le bollette del gas alle famiglie lucane. Un taglio netto, a tal punto che c’è chi sostiene che in Basilicata non pagheranno più il gas metano dopo questo provvedimento. Ma di cosa si tratta veramente e perché in Basilicata si può fare una scelta del genere a livello amministrativo? Una domanda lecita questa soprattutto per chi non vive la Regione. Infatti parliamo di una Regione dove ci sono interessi energetici non indifferenti da parte di autentiche multinazionali del settore energetico.
Cosa pagheranno le famiglie adesso
Un importante sconto per le famiglie della Basilicata è in arrivo dopo un accordo che la Regione ha raggiunto con due colossi del settore petrolifero, cioè ENI e Shell. Con 1,3 miliardi di euro di dotazioni, ciò che ha messo appunto il governatore Bardi è qualcosa di unico. Infatti per i cittadini della Basilicata il costo delle bollette per le utenze domestiche del gas si ridurranno di oltre il 50%. Ciò che viene eliminato dalla bolletta è la voce relativa alla molecola gas, cioè la materia prima che le famiglie consumano. Ed è anche la voce di spesa maggiore presente nelle bollette.
I Lucani adesso continueranno a pagare soltanto gli oneri di sistema, l’IVA, le accise è l’addizionale regionale. L’accordo è stato reso possibile anche perché fin dal 1990 in Basilicata l’ENI e la Shell continuano ad estrarre petrolio.
E proprio in Basilicata, nello specifico nella Val d’Agri, sorge il più grande giacimento di idrocarburi di tutta l’Europa continentale. Oggi nella zona sono attivi ben 24 pozzi petroliferi. Per il 60% utilizzati da ENI e per la restante parte da Shell. Il gas metano prodotto durante queste operazioni di estrazione viene dato alla rete nazionale di distribuzione, cioè alla SNAM. Proprio perché è la Basilicata è l’area interessata da questa produzione energetica, per i cittadini della Regione, forse adesso è arrivato il momento di ottenere i benefici. E mai momento è migliore visto l’aumento del costo della vita, dal carburante ai prodotti alimentari.
Approfondimento