Non pagheranno l’IRPEF all’Agenzia delle Entrate i pensionati che registrano questi redditi nel 2022

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Con l’avvento della nuova Riforma IRPEF sono diverse le ricadute che si registrano su lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati. Come molti sapranno l’attuale sistema di tassazione che vige nel nostro Paese applica una progressività in relazione al reddito dichiarato. Ciò si traduce nella suddivisione in scaglioni d’imposta che prevedono aliquote man mano più elevate per redditi più consistenti.

In quest’ottica si individua una No Tax Area per la quale detrazione e imposta si annullano a vicenda determinando un azzeramento delle imposte da versare. Con le nuove modifiche apportate sul sistema tributario, la platea dei possibili beneficiari dell’agevolazione si amplia tra i percettori di un trattamento previdenziale. Difatti, non pagheranno l’IRPEF all’Agenzia delle Entrate i pensionati che non superano una determinata soglia di reddito.

Come aumentare gli assegni pensionistici che sono troppo bassi

Quando si raggiunge il collocamento in quiescenza talvolta si deve fare i conti con assegni pensionistici piuttosto ridotti rispetto a quanto sperato. Per chi ha deciso di andare in pensione con 20 anni di contributi nel regime ordinario abbiamo spiegato a quanto ammonta l’assegno minimo ammissibile.

Quando gli importi delle pensioni sono piuttosto bassi è possibile ottimizzare le risorse economiche grazie a delle agevolazioni previste dalla Legge. Alcune di queste sono le maggiorazioni che spettano ai pensionati che non raggiungono la pensione minima. Ad esempio, in alcune circostanze si possono ricevere d’ufficio 154 euro aggiuntivi dall’INPS sugli assegni delle pensioni. Una differente forma di agevolazione che è possibile ottenere interviene invece sulla tassazione applicabile in base al reddito.

Non pagheranno l’IRPEF all’Agenzia delle Entrate i pensionati che registrano questi redditi nel 2022

Con la Legge di Bilancio 2022 cambiano alcuni riferimenti circa l’applicazione delle aliquote IRPEF in base alle soglie di reddito. Per quanto riguarda i pensionati, si amplia la platea dei possibili beneficiari che rientrano nella cosiddetta No Tax Area. Si tratta di quella fascia di reddito per la quale l’imposta dovuta al Fisco si azzera per effetto delle detrazioni.

In base alle nuove regole, la detrazione di base passa a 1.955 euro contro i precedenti 1.880 per redditi da pensione entro 8.500 euro. Resta fermo l’ammontare minimo che non può essere inferiore a 713 euro. Tale rimodulazione prevede dunque un allargamento della No Tax Area relativamente al reddito imponibile ai fini IRPEF.

Per effetto delle variazioni sugli scaglioni, dunque, si modifica il comma 3 dell’articolo 13 del TUIR. Pertanto, i redditi da pensione entro la soglia di 8.500 euro si possono considerare esentasse e rientrano a tutti gli effetti nella No Tax Area.

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