Quando si pensa all’autunno una delle prime cose che vengono in mente sono le lunghe passeggiate nei boschi, le foglie secche e i funghi. L’autunno è infatti la stagione dei funghi e in questo periodo sono tantissimi gli appassionati che si avventurano per i boschi alla loro ricerca. In Italia e in alcune parti dell’Europa una delle varietà più pregiate è il fungo porcino.
Ma la raccolta dei funghi non è un lavoro così semplice. Non molti sanno come riconoscere e raccogliere i funghi porcini in maniera corretta. Il rischio è quello di rovinarli durante la raccolta o, peggio, di raccogliere un fungo non commestibile o addirittura tossico. È importante dunque saper riconoscere bene i funghi porcini quando si va per boschi alla loro ricerca. Non solo perché così avremo la garanzia di un prodotto di qualità ma anche perché ci sono delle leggi regionali che, se non rispettate, potrebbero causare non pochi problemi.
Non molti sanno come riconoscere e raccogliere i funghi porcini in maniera corretta
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I funghi porcini sono un tipo di fungo grande e carnoso molto apprezzato nella cucina italiana e internazionale. Vengono utilizzati per preparare diverse pietanze calde e fredde. Possono avere diverse forme e dimensioni ma il fungo porcino ideale si riconosce per queste caratteristiche:
- un cappello tondo di colore marrone chiaro;
- uno stelo color crema, ampio alla base e che va ad assottigliarsi quando si avvicina al cappello;
- il cappello, se tagliato a fette, ha la forma di una mezzaluna.
Se li compriamo al supermercato è bene verificare che essi non abbiano punti neri (che potrebbero indicare che sono troppo maturi) o buchi che indicherebbero la presenza di vermi.
Se invece li abbiamo raccolti, ma non abbiamo ancora molta dimestichezza è importante avere la certezza che si tratti effettivamente di un fungo porcino per evitare di ingerire un prodotto velenoso. In caso di dubbi bisogna rivolgersi all’Ispettorato Micologico della nostra ASL di riferimento che ci aiuterà nel riconoscimento.
Le leggi da rispettare
In Italia esistono delle leggi regionali che regolamentano la raccolta dei funghi porcini e alle quali è necessario attenersi se si vuole praticare questo hobby. Solitamente la raccolta dei funghi porcini è gratuita in tutte le regioni, ma è necessario ottenere una tessera che regolamenta l’attività di raccolta funghi. Molto spesso l’ottenimento della tessera comporta il pagamento di una tassa. La tassa serve per numerose funzioni:
- miglioramento ambientale e tutela della biodiversità;
- attività di educazione ambientale;
- interventi volti a migliorare l’ambiente boschivo per favorire la produzione dei funghi;
- manutenzione di strade e sentieri;
- vigilanza e funzioni amministrative.
Il permesso per la raccolta funghi ha validità locale e si ottiene presso la Comunità Montana della propria località.
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