Se n‘era occupata anche una troupe televisiva inglese di tutti i meravigliosi borghi che ci sono nel Lazio. Tra la Sabina e la Ciociaria ce ne sono davvero tantissimi e tutti strepitosamente affascinanti. Ideali per una gita alternativa, approfittando delle bellezze della primavera. Borghi che nella maggior parte dei casi si inerpicano su colli e montagne, dandoci anche la possibilità di fare delle camminate salutari, smaltendo un po’ di calorie. Il borgo che andremo a vedere oggi era stato catalogato tra i più interessanti nella categoria de “i più piccoli d’Italia”. Non solo inteso come superficie in metri quadrati, ma anche per l’esiguità dei suoi abitanti. Secondo le ultime statistiche, che potrebbero variare di mese in mese, abiterebbero questa perla della Sabina circa una settantina di abitanti. Non lontano da Roma si nasconde 1 dei borghi più piccoli del Paese ma che ci affascinerà, rimanendo per sempre nel nostro cuore.
Terra di famosi artigiani e artisti del legno
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C’era una volta la piccola e laboriosa Marcetelli. Utilizziamo la classica frase iniziale delle favole, perché qui sembra davvero di esserci dentro. Un quasi minuscolo e intanto borgo medievale che si nasconde e si protegge dall’alto dei suoi monti, dominando fiero e nobile tutta la vallata circostante. Una terra circondata da boschi e gole profonde, nei secoli praticamente inespugnabile, oggi purtroppo sempre più spopolata. Marcetelli, nella sua lunga storia era diventata anche famosa per le sue attività artigianali legate alla ricchezza principale di questa terra cioè il legno. Si narra che in tutto il Lazio fossero molto ricercate le botti e i tini che venivano plasmati in questa zona con tanto amore e tanta dedizione.
Non lontano da Roma si nasconde 1 dei borghi più piccoli d’Italia capace di nascondersi per secoli rimanendo fermo nell’antico Medioevo e fiero del suo record
Posto alla base del Monte Navegna, Marcetelli risulta essere attualmente il comune più piccolo dell’intera Regione. Tutta la sua storia è avvolta nel fascino e nel mistero. Sembra infatti che abbia partecipato alle antiche guerre in cui Roma sconfisse i Galli che ne preparavano l’invasione. Tutta questa zona, abbastanza lontana dai maggiori centri abitati, rimase lontana dalle sorti dell’Italia dopo la caduta dell’Impero Romano e durante il Medioevo. Sembra però che le popolazioni locali abbiano partecipato alla difesa del Lazio contro le incursioni saracene, ospitando anche i rifugiati della zona.
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