L’Alzheimer è una malattia degenerativa sempre più presente nelle nostre case. Secondo i dati di settore, nel nostro paese circa mezzo milione di persone soffrono di questa malattia. Per i ricercatori e gli studiosi, una dieta equilibrata e mirata è alla base della sua prevenzione. Non l’avremmo mai pensato ma gli scoiattoli ci insegnano come prevenire l’Alzheimer, mangiando noci e nocciole. Vedremo in questo articolo dei nostri Esperti come e quando cercare di anticipare questa sindrome.
La frutta secca alla base della prevenzione
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Non l’avremmo mai pensato ma gli scoiattoli ci insegnano come prevenire l’Alzheimer, nella loro continua ricerca di noci e nocciole. Non è una battuta, visto che affrontiamo un tema assolutamente importante, ma questi simpatici animaletti ci insegnano cosa dovremmo mangiare. Tutti gli alimenti che contengono i cosiddetti acidi grassi polinsaturi sono il maggior scudo difensivo contro le proteine associate alle malattie degenerative della nostra mente. Ecco, quindi che l’assunzione di frutta secca, e in particolare: noci, nocciole e mandorle è fondamentale in questo senso.
Molto bene anche la carne di pollo e il salmone
Fanno decisamente bene nella prevenzione delle malattie della mente anche la carne di pollo e il salmone. Secondo uno studio della Columbia University di New York, questi alimenti, inseriti nella nostra dieta mediterranea, sono in grado di contrastare maggiormente la proteina beta-amiloide. La sostanza, così chiamata in termine medico, che aggredisce le cellule del cervello, portandole alla degenerazione. Lo studio ha dimostrato che tutti gli acidi grassi saturi, polinsaturi, le vitamine e il betacarotene contenuti negli alimenti di cui sopra fanno da diga all’espandersi di questa proteina malefica.
Quali sono i sintomi che anticipano l’Alzheimer
Ma quali sono quindi i sintomi principali che ci fanno capire l’arrivo dell’Alzheimer? I principali sono:
- difficoltà nel mettere in rapporto gli oggetti e la distanza che ci divide da loro;
- confusione e difficoltà di riconoscere luoghi e momenti della nostra quotidianità;
- difficoltà nel terminare una semplice azione quotidiana;
- impossibilità di risolvere problemi anche di poco conto;
- classica perdita della memoria;
- perdita di oggetti di uso comune e relativa difficoltà a ritrovarli;
- isolamento sociale;
- sbalzi di umore e di personalità.
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