Sebbene ognuno ne proponga una propria versione, tra i detti popolari più diffusi sulla cucina, primeggia sicuramente quello che dice che “fritta sia buona anche una scarpa”.
Per quanto, infatti, le fritture dovrebbero essere limitate, specialmente fuori casa, il gusto di un fritto dorato e croccante talvolta è proprio irresistibile.
Quelle che vedremo oggi, sono panature che non tutti conoscono ma che possono conferire un tocco originale e una nota ancora più fragrante ai nostri piatti.
Infatti vedremo che non il solito pangrattato ma queste 3 panature regalano fritture croccanti e leggere.
Farina di riso
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Questo tipo di farina è perfetta per le fritture che hanno come protagoniste le verdure o piccoli pesci. Può essere impiegata al naturale o miscelata con dell’acqua frizzante gelata per creare deliziose pastelle. È inoltre una farina generalmente utilizzata in preparazioni per chi è intollerante al glutine e pertanto risulta anche più leggera e digeribile.
Un esempio di utilizzo è nella classica frittura all’italiana, per cui sarà sufficiente infarinare dei bastoncini di verdure con farina di riso per poi friggerli. In pochi secondi le verdure saranno croccanti e dorate, ma senza risultare pesanti.
Panko
Questa panatura arriva dal Giappone ed è quella che possiamo trovare nelle fritture asiatiche “tempura”. Si ricava dal pane bianco in cassetta essiccato e poi sbriciolato, trasformandosi in fiocchi particolarmente gustosi e friabili.
Questo tipo di frittura è tra le più golose in assoluto e ne esistono versioni con e senza glutine. Durante la frittura, il panko ingloba aria gonfiandosi e rendendo gli alimenti croccanti ma al contempo asciutti. Possiamo realizzare del panko in casa mettendo del pane in cassetta a sminuzzato finemente in forno a 200° per 30 minuti e far essiccare.
Corn Flakes
Se abbiamo voglia di friggere e siamo sprovvisti di pan grattato ma pieni di cereali per la colazione, non avremo nessun problema a realizzare un piatto eccezionale.
Non tutti adottano questa tecnica, perfetta per crocchette di pollo ad esempio, ma una volta provata sarà difficile tornare indietro.
I corn flakes vanno leggermente sbriciolati per permettere di aderire al cibo più agevolmente che dovrà essere passato prima nella farina e poi nell’uovo.
Infatti i passaggi sono i medesimi della frittura standard, ma il risultato sarà tutt’altro che ordinario.
Non il solito pangrattato ma queste 3 panature regalano fritture croccanti e leggere
Va ricordato, tuttavia, che una buona frittura non dipende solo dalla panatura ma soprattutto dalla temperatura dell’olio. Se questa è troppo basso, il fritto assorbirà l’olio diventando unto e pesante, se troppo alta la frittura brucerà.
È consigliabile munirsi di termometro da cucina, disponibile a pochi euro in commercio, e friggere a 170° e mai sopra i 200°.
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