Il pomodoro è il re indiscusso delle ricette estive. Vengono utilizzati in moltissime preparazioni, soprattutto da chi segue la tradizionale dieta mediterranea. Vengono spesso privati della pelle e inseriti nei piatti senza questa parte, che è molto importante a livello nutrizionale.
La buccia del pomodoro contiene licopene, una sostanza che sarebbe utile a prevenire l’ossidazione del colesterolo nelle arterie e prevenire alcune forme tumorali. Allora vediamo come utilizzarla in cucina per non sprecare questa fonte di benessere.
Non facciamo l’errore di buttare la buccia dei pomodori perché può diventare un goloso condimento per pasta, carne e pesce
Indice dei contenuti
Per conservare tutto il sapore dei pomodori estivi già le nostre nonne seguivano un metodo naturale. L’essiccazione al sole dei pomodori permetteva e permette di avere a disposizione per tutto l’anno queste delizie, anche sott’olio.
Dopo averli lavati e asciugati vengono tagliati per il verso della lunghezza, disposti su una grata esponendo la parte interna verso il sole. Con una leggera spolverata di sale si lasciano ad essiccare. Non devono essere lasciati all’aperto dopo il calar del sole, per evitare che l’umidità notturna possa rovinarli. Ci vorrà qualche giorno di pazienza per ottenere il prodotto completamente disidratato.
Una volta essiccati, possono essere conservati in purezza o disposti a strati in vasetti di vetro sterilizzati. Si condiscono con aglio, origano e peperoncino e si ricoprono con olio d’oliva. Dopo un mese, saranno pronti per essere gustati in mille modi.
Ma spesso accade che la pelle del pomodoro rimanga inutilizzata. Anche la pelle può essere essiccata per evitare sprechi e creare un gustosissimo condimento.
Il pesto con le bucce
Per conservare tutte le sostanze nutritive degli alimenti e non farli deteriorare basta essiccarli. Anche per le bucce vale lo stesso principio e dunque è opportuno procedere con le pelli, che contengono sostanze utili alla nostra salute. Per accelerare i tempi di essiccazione e farla nel migliore dei modi ci si può avvalere di un essiccatore.
Per preservare i nutrienti di ciò che si va a disidratare è fondamentale la temperatura. Un’essiccazione ad una temperatura non superiore ai 60 gradi preserverà ogni sostanza. Temperature più alte diventerebbero cottura. Inoltre, l’utilizzo dell’essiccatore ripara gli alimenti da polvere, insetti ed inquinamento.
Esistono vari tipi di essiccatori che propongono diversi programmi. Quelli per chi è meno esperto, quelli per i crudisti che scelgono una disidratazione a 40 gradi o i processi veloci.
I prezzi variano da 35 euro a 355 euro su Amazon a seconda della potenza e della grandezza. È meglio scegliere quelli a flusso orizzontale perché consentiranno un’essiccazione più omogenea di tutto il prodotto. Rispetto all’essiccazione in forno è preferibile per il risparmio di energia e per non rischiare di bruciare i cibi.
Una volta essiccate le bucce di pomodoro potranno essere pestate con il mortaio e ridotte in polvere. Si possono pestare unitamente a origano e peperoncino essiccati per creare una polvere dal gusto più deciso. Conserviamola in un barattolo di vetro ermetico. Saranno un ottimo insaporitore per zuppe, minestre, primi e secondi. Quindi, non facciamo l’errore di buttare le bucce degli alimenti, ma utilizziamole in modo furbo.
Lettura consigliata