I primi giorni di questa settimana erano importanti per far mantenere il polso della situazione per i successivi 10 giorni almeno. Se entro mercoledì il ritracciamento atteso avrebbe poi lasciato il passo a nuovi rialzi, l’ipercomprato accumulato sugli oscillatori sarebbe rimasto una mera divergenza. Altrimenti…Non è un segnale rialzista a Wall Street: cosa attendere da ora in poi?
I recenti dati sull’occupazione americana hanno dato indicazioni abbastanza confortanti sul futuro dell’economia. Lo scenario potrebbe essere il seguente: nonostante i rialzi dei tassi di interesse la crescita non sarebbe in pericolo, e quindi nel corso di quest’anno si potrebbe assistere nell’ipotesi peggiore a un atterraggio morbido (un rallentamento e non recessione).
Quale andamento era atteso in settimana
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Entro le prime ore di contrattazione di mercoledì doveva segnarsi il minimo settimanale per poi ripartire al rialzo. La chiusura di contrattazione di ieri potrebbe aver negato questa probabilità, e dato quindi inizio a un ritracciamento di qualche punto percentuale.
Procediamo per gradi.
Anche la seduta di contrattazione del 18 gennaio si è chiusa a Wall Street con un ribasso e ai seguenti prezzi:
Dow Jones
33.296,96
Nasdaq C.
10.957,01
S&P 500
3.928,86.
Non è un segnale rialzista a Wall Street: cosa attendere da ora in poi?
I nostri calcoli ci fanno fare le seguenti considerazioni:
a) il ritracciamento iniziato in questi giorni fra alti e bassi potrebbe durare fino a ridosso del 31 gennaio (primo setup annuale);
a) questo movimento potrebbe durare annche fino al setup del 6 marzo (seconda scadenza annuale secondo i nostri calcoli).
Ci si regolerà di volta in volta monitorando i livelli di supporto e resistenza che i prezzi andranno a formare. Per i prossimi giorni, ripartenza del rialzo se avverranno chiusure di seduta superiori a:
Dow Jones
34.017
Nasdaq C.
11.015
S&P 500
4.015.
Quali obiettivi al ribasso? Per il momento questi potranno essere tracciati solo in chiusura settimanale.
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