La tecnologia è uno strumento incredibile e fondamentale per lo sviluppo della società umana. Ha permesso all’umanità di diventare la specie dominante del pianeta e di imporsi su qualsiasi limite che la natura ha imposto. Oggi, grazie alla tecnologia, si può volare, si può andare sott’acqua, si può partecipare a conferenze e riunioni stando dall’altra parte del pianeta. Non solo, si può viaggiare molto più velocemente di qualsiasi animale, e basta estrarre un oggetto dalla tasca per avere a disposizione una finestra su tutta la conoscenza che serve. Tutto questo è un grande vantaggio per chiunque può accedere a uno smartphone, a un’auto, a un aereo. Non è magia né un miracolo, infatti, se l’innovazione in campo medico ha permesso di sviluppare i vaccini per il Covid 19 in pochissimi mesi. Bisogna dire grazie alla scienza e alla ricerca.
Insomma, la tecnologia è parte integrante della Storia e del quotidiano. Non stupisce che grazie a essa i ricercatori cerchino sempre di superare nuovi limiti. Forse, però, stavolta si sono spinti troppo in là. La cronaca di questi giorni parla infatti di un’azienda americana che prometterebbe di consentire, presto, a tutti, di poter letteralmente parlare con i morti.
Non è magia né un miracolo, presto si potrà parlare con i cari defunti grazie a un prodigio della scienza
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Sembra assurdo ma è proprio vero. Sul noto magazine VICE è infatti comparsa l’intervista ad Artur Sychov, fondatore della compagnia di videogiochi Somnium Space. Questa start-up avrebbe sviluppato un sistema per consentire a tutti coloro che pagheranno un abbonamento di utilizzare le tecnologie di realtà virtuale per parlare con amici e cari defunti. Come fare è presto detto. Le persone potranno entrare nell’ambiente virtuale creato dalla Somnium Space e decidere di far “acquisire” dalla compagnia ogni aspetto della propria fisicità e personalità. Linguaggio del corpo, movimenti, voce e tanto altro saranno acquisiti e rielaborati da un’intelligenza artificiale di nuovissima generazione. Questa sarà poi in grado di creare una perfetta riproduzione virtuale del soggetto, che potrà interagire con altri utenti in maniera coerente e credibile.
L’avatar sarà conservato nei server della Somnium, che potrà poi permettere ad altri utenti di entrarvi come si fa su un social network, però usando dispositivi particolari come visori 3D. Il tutto dietro il pagamento di un abbonamento annuale, che dovrebbe essere di circa 50 dollari. Di fatto, si potrà interagire con l’avatar di un amico deceduto che aveva deciso di farsi “replicare” in questo modo. Inquietante o affascinante che sia, la questione della privacy e dei dati personali, che in questo progetto diventano anche fisici e psicologici, è ormai sempre più importante.
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