Molti pensano che sia sufficiente inserire i panni nel cestello e aggiungere un po’ di detersivo per lavare gli indumenti. Fortunatamente non è possibile accorgersi ad occhio nudo di quel che resta sui capi dopo il lavaggio. Se così non fosse, forse si avrebbe qualche scrupolo ad indossare a contatto di pelle buona parte della biancheria lavata. Un semplice sguardo all’orlo della lavatrice potrebbe già rivelare molto di quel che accade durante la fase di lavaggio e di risciacquo. Ed è fondamentale capire come togliere lo sporco dalla guarnizione della lavatrice perché quei residui neri finiscono sui nostri indumenti. Vi sono infatti dei luoghi in cui si deposita tale sporcizia da rendere ideale la riproduzione di migliaia di batteri. Com’è noto tanto il bagno quanto la cucina necessitano di particolari cure e attenzione per evitare l’assedio di microbi e germi.
Un po’ per distrazione, un po’ per mancanza di tempo si tende a trascurare qualche dettaglio che alla lunga potrebbe provocare infezioni e irritazioni cutanee. Si pensi ad esempio all’incredibile quantità di microrganismi che si riproducono nelle spugne per le stoviglie o per il corpo. E non basta lavarle tanto che gli esperti suggeriscono ogni quanti giorni buttare le spugnette per non lasciare sporco l’orlo dei bicchieri e la posateria. E altrettanto sbagliato sarebbe pensare che sarà una buona dose di detersivo a disinfettare per bene i panni più sporchi. Infatti, non è la schiuma dietro l’oblò della lavatrice che lava a regola d’arte ma questo semplice sistema. E anzi non tutti sono consapevoli che con un eccesso di detersivi liquidi o in polvere si ottiene addirittura l’effetto opposto.
Non è la schiuma dietro l’oblò della lavatrice che lava a regola d’arte ma questo semplice sistema
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Chi abbonda nell’uso dei prodotti per lavatrice rischia di indossare capi ancora impregnati di detersivi e sostanze chimiche. Ciò perché la quantità di acqua che le attuali lavatrici impiegano non è sufficiente a rimuovere tutto il sapone in eccesso. Con il risultato che molta parte del detersivo resta impigliato nelle fibre dei tessuti ed entra a contatto della nostra pelle.
A ciò si aggiunga il danno ai tubi di scarico della lavatrice che si incrostano sempre più impedendo il passaggio dell’acqua. E in proposito è pur vero che lo usano in pochi ma questo straordinario anticalcare non fa puzzare il cestello e la guarnizione della lavatrice.
Pertanto, piuttosto che rallegrarsi nel vedere tanta schiuma dall’oblò conviene conoscere i migliori stratagemmi per ottenere risultati migliori. Non è tanto il detersivo, ma la temperatura dell’acqua a igienizzare biancheria e tessuti.
Prima di impostare il programma di lavaggio si dovrebbe pertanto dare un’occhiata all’etichettatura di manutenzione che riporta i trattamenti cui si possono sottoporre i capi.
Si tenga conto che per eliminare i batteri sarebbe preferibile impostare la temperatura dell’acqua fra i 40° e i 60°. Per chi, invece, ha intenzione di sostituire la vecchia lavatrice suggeriamo l’acquisto di apparecchi con sistemi all’avanguardia. Nello specifico, ci riferiamo alle lavasciuga di ultima generazione che consentono di sottoporre la biancheria ad una procedura a secco. Pertanto, prima del lavaggio si seleziona uno speciale trattamento ad aria calda che raggiunge temperature fino a 70° e igienizza senza aggredire i tessuti.