Ogni piatto che nasce dal riuso e ci permette di non buttare gli “scarti” ha un sapore diverso e un gusto in più. A maggior ragione se questi scarti erano scarti di lusso, perché pieni di proprietà nutritive invidiabili e preziosissime per il nostro organismo.
Le bucce d’anguria, per esempio, anche se finiscono sempre nella pattumiera, sono una ricca fonte di nutrienti. Nello specifico, è una fonte privilegiata di vitamine e sali minerali, molti dei quali hanno funzione diuretica e di regolarizzare la pressione sanguigna.
Grazie alla citrullina, un aminoacido in essa contenuto, reintegra i muscoli dopo l’attività fisica. Inoltre previene infezioni del tratto urinario e dei reni. Ma soprattutto, non buttiamo le bucce d’anguria se vogliamo preparare un’irresistibile marmellata amica dell’intestino. La qualità delle fibre che contiene è tale da rinforzare la flora batterica e regolarizzare il tratto intestinale. Vediamo come preparare questa prelibatezza.
Non buttiamo le bucce d’anguria se vogliamo preparare un’irresistibile marmellata amica dell’intestino
Indice dei contenuti
Per preparare la marmellata di bucce di anguria servono pochi ingredienti. Nello specifico:
a) 1 kg di buccia di anguria (si intende la parte bianca togliendo l’estremità verde che sta all’esterno);
b) 300 grammi di zucchero;
c) 20 millilitri di succo di limone;
d) 100 millilitri di pectina.
Per prima cosa separiamo la parte verde dal resto delle bucce e poi tagliamole a cubetti. Mettiamo i cubetti di buccia in un contenitore, recuperando anche qualche centilitro di succo di polpa e aggiungendo lo zucchero. Lasciamo il tutto a macerare in frigorifero per almeno un paio di ore. Dopodiché, versiamo il composto in una pentola e mettiamola sui fornelli a fuoco lento. Una volta raggiunta l’ebollizione, mescoliamo con frequenza in modo che il composto non si attacchi alla pentola e non si bruci. Quando i pezzetti di buccia sembreranno lucidi, aggiungiamo limone e pectina e lasciamo cuocere altri dieci minuti circa. La marmellata di bucce d’anguria è pronta: non ci resta che chiuderla nei vasetti e creare il sottovuoto.
Approfondimento