Tutti noi, una volta cotta la pasta, siamo soliti buttare via l’acqua nel lavello. A pensarci bene, è un vero peccato. Quell’acqua è ricca di amido e sali minerali e potremmo conservarla per riutilizzarla in moltissimi modi, non solo in cucina. La prima cosa da fare, perciò, è scolare la pasta nello scolapasta, che avremo posizionato su una ciotola, e conservarne il liquido. A questo punto, lasciamolo raffreddare e travasiamolo in delle bottiglie pulite. Potremo conservarlo in frigo per un massimo di 3 giorni.
Cosa cucinare con l’acqua della pasta
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Gli appassionati di digestivi e soluzioni depurative, usano bere a digiuno una tazza di acqua di cottura della pasta riscaldata e addolcita con sciroppi vari. Se questo uso alternativo dell’acqua della pasta non ci convince, possiamo sempre riutilizzarla per mantecare i condimenti e renderli corposi. Ottima anche come base per zuppe, passate di verdura e minestroni. Potremmo usarla anche per metterci ammollo i legumi, o per cuocere al vapore verdure e ravioli o per rendere ancora più soffici i nostri impasti lievitati. Attenzione però: ricordiamoci che è già salata, perciò regoliamoci di conseguenza. Se preferiamo non ingerirla, possiamo sempre riutilizzarla per lavare i piatti: è un portento contro il grasso più incrostato. Possiamo usarla sia come sostituta del detersivo che in aggiunta, o come prelavaggio.
Non solo per piante e fiori
Alcuni usano l’acqua della pasta per innaffiare le piante, ma questo possiamo farlo solo se l’acqua non è stata salata. Altrimenti, possiamo sempre usarla come rimedio economico per un bel pediluvio contro gonfiore a affaticamento di piedi e caviglie. Aggiungendo qualche goccia di olio di melaleuca e un po’ di sale grosso possiamo goderci un pediluvio di 20 minuti rilassante ed emolliente. Anche i capelli posso trarre numerosi benefici dall’acqua di cottura della pasta. Spruzzata sulla chioma asciutta aiuta a rinvigorire la struttura del capello. Dovremo solo assicurarci di massaggiare bene e lasciare agire per almeno 30 minuti, prima di procedere con lo shampoo.
Non buttiamo l’acqua di cottura salata della pasta, ma riutilizziamola così
Infine, possiamo usare l’acqua di cottura della pasta per giocare con i bambini con un’alternativa al pongo: la pasta di sale. Ci servirà un bicchiere di farina al quale andremo ad aggiungere poco per volta la nostra acqua di cottura della pasta. Dovremo impastare fino ad ottenere un panetto asciutto e lavorabile. Una volta pronta, creiamo una palla e lasciamola compattare in frigo per mezz’ora, avvolta nel cellophane. Un’attività extrascolastica divertente da praticare dopo una merenda sana a base di yogurt. Ogni volta che cuciniamo un primo ricordiamoci: non buttiamo l’acqua di cottura salata della pasta, perché potremmo farne tesoro, non solo in cucina, ma anche nei nostri momenti di gioco e relax.
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