Non butteremo più le bucce di pesca perché sarebbe l’errore dell’estate trascurare questa miniera che non costa niente

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Riciclare è un obbligo, basti pensare che ciò che non consumiamo o che non utilizziamo lo ritroveremo nel futuro, magari dei nostri figli. Perciò, trasformarlo in qualcosa di nuovamente utile o commestibile se un alimento è un dovere. Riciclare, poi, significa, risparmio e salute. Infatti quando si riutilizza in cucina un alimento destinato alla pattumiera avremo evitato uno spreco finanziario. Ma non solo, perché spesso non conoscendo a fondo la composizione degli alimenti potremmo commettere l’errore dell’estate.

Come? buttando proprio quella parte edibile che potrebbe far bene alla salute. Di alimenti ce ne sono tanti ma ciò che probabilmente è quasi totalmente consumabile è la frutta, la regina dell’estate. Inoltre consumare frutta dovrebbe essere un’abitudine alimentare da seguire in ogni periodo dell’anno. Perciò, partendo dal presupposto che non butteremo più la buccia di questo regalo della natura, sarebbe consigliato consumarne dalle 3 alle 5 porzioni al giorno. Ciò per consentire al nostro organismo di assimilare vitamine, sali minerali e antiossidanti. Inoltre con la stagione calda si prediligono quasi sempre frutti dolci, freschi e dissetanti. Tra i frutti più consumati c’è proprio la tanto amata pesca dotata di polpa e buccia ricche di vitamina C, beta carotene, vitamine E e acido clorogenico.

Non butteremo più le bucce di pesca perché sarebbe l’errore dell’estate trascurare questa miniera di benefici che non costa niente

L’acido clorogenico è un potente antiossidante diffuso nei vegetali, ovvero un polifenolo che interviene nei processi ossido riduttivi e avrebbe capacità antinfiammatorie e antibatteriche. Proprio la pesca contenendone una buona quantità potrebbe essere considerata una valida fonte.  Pertanto, è facile comprendere che buttare la buccia di pesca più che uno spreco sarebbe un grave errore.

Come poterla riutilizzare? È possibile sicuramente utilizzarla quale ingrediente in cucina e per i più intrepidi anche nella cosmetica. Ma, il riciclo principe è trasformare le bucce di pesca in un dessert. Infatti d’estate è facile che si abbia voglia durante la giornata o alla fine di un pasto di un dolce fresco. E allora, invece, di finire con il mangiare il classico gelato si può optare per un percorso di gusto light, fresco e a base di bucce di pesca. La ricetta prevede pochi e sani ingredienti. In particolare, 500 gr. di bucce di pesca, 2 yogurt zero o di soia e 3 cucchiai di latte scremato o di soia.

Il procedimento, poi, è molto semplice. Bisognerà versare lo yogurt nelle forme per fare i cubetti di ghiaccio e inserirle in freezer per 2/3 ore. Nel frattempo si inseriranno in un mixer le bucce di pesca e il latte per ottenere un composto. Successivamente al contenuto si aggiungeranno i cubetti di ghiaccio e si frullerà il tutto fino ad ottenere una crema ghiacciata. A questo punto Non resta che servire un dessert sano e fresco che soddisfa il palato e la salute. In tal non butteremo più le bucce di pesca che diventeranno il nostro ingrediente preferito.

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