Sappiamo che i fondi di caffè sono degli ottimi concimi naturali per le piante. In molti articoli della Redazione abbiamo sottolineato la loro utilità in questo senso. Ma, attenzione perché non a tutte le piante fanno bene i fondi di caffè, ecco le eccezioni di cui prendere nota. Potrebbe essere anche la causa del rallentamento delle nostre piante. Vediamo assieme ai nostri Esperti più tecnicamente a cosa ci riferiamo, per capire una volta per tutte.
A cosa serve
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Premessa obbligatoria: il fondo di caffè è materiale inorganico, quindi:
- arricchisce il terreno;
- ne eleva la qualità strutturale.
Quando trattiamo il nostro terreno con materiale inorganico come il fondo di caffè, solitamente esso si ammorbidisce e risulta più aerato. Inoltre, cosa molto importante, riesce a trattenere i liquidi e l’umidità, ma senza perderne in drenaggio. Errore, che, come abbiamo visto in un nostro recente articolo di approfondimento , può causare la mancata crescita delle piante.
Fondo di caffè fresco o compostato?
Non a tutte le piante fanno bene i fondi di caffè, ecco le eccezioni, spiegandone il perché, con un consulente esterno. Per capire la differenza tra bene e male del fondo di caffè, abbiamo approfittato di un giardiniere, specializzato in piante da frutto e da produzione. Ecco cosa ci ha spiegato in merito al fondo di caffè e a una sottile differenza, assolutamente importante:
- il fondo di caffè appena fatto abbassa il PH della terra e lo rende più acido;
- messo nel compost o lasciato da parte per un po’, perde l’acidità;
- quindi, l’acidità è utile alle piante che la gradiscono, come certi ortaggi;
- ma le piante che amano terricci neutri e basici non lo soffrono bene.
Qualche esempio di pianta acidofila? Il basilico, quella per eccellenza. Bene anche l’insalata. Se, invece abbiamo i pomodori nell’orto, ecco, allora non abbondiamo coi fondi di caffè.
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