Gli eredi che intendono accettare la quota di eredità a loro assegnata hanno l’obbligo di assolvere alcuni adempimenti sul piano legale e fiscale. Che si tratti di una successione legittima o una successione testamentaria, un simile obbligo resta immutato e prevede delle tempistiche precise. In un articolo precedente abbiamo illustrato “Come sbloccare subito soldi e beni dell’eredità senza aspettare mesi per la successione”. Difatti, gli eredi hanno 12 mesi di tempo per presentare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione dal momento dell’apertura della successione. In alcuni rapporti giuridici, come quelli che intercorrono con l’istituto di credito del defunto, la presentazione di alcuni documenti è fondamentale.
Cosa fare
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Gli eredi che intendono fruire dei beni mobili del defunto, come i soldi depositati sul conto corrente, dovranno presentare alla banca la seguente documentazione:
- il certificato attestante il decesso del titolare del conto;
- una copia conforme all’originale del testamento, laddove presente;
- una copia della dichiarazione di successione dell’Agenzia delle Entrate congiuntamente all’attestato di versamento delle imposte;
- in fine, l’atto di notorietà relativo alla composizione dell’asse ereditario.
Solo in questa maniera si può procedere alla devoluzione dei depositi bancari. Altrimenti niente soldi agli eredi che non presentano questi documenti alla banca del defunto. L’unica eccezione di prelievo dei depositi riguarda il pagamento delle spese funebri che segue quanto disciplina l’art. 485 del codice civile. Gli approfondimenti sono consultabili nell’articolo “Come fare per prelevare i soldi dal conto corrente del defunto”.
Niente soldi agli eredi che non presentano questi documenti alla banca del defunto: casi di esonero
L’obbligo della presentazione di successione non sussiste in alcune circostanze come prevede il Legislatore. Se il patrimonio del defunto non comprende beni immobili o diritti immobiliari e non supera i 100.000 euro, allora la successione non è obbligatoria. Per tutti gli altri casi, la normativa impone agli istituti di credito di non versare i soldi agli eredi se non è presente la successione. Questo è un aspetto importante che ha ribadito anche la Corte di Cassazione per mezzo dell’ordinanza n. 9670 del 13 aprile scorso. Ricordiamo che gli eredi possono avanzare il diritto sugli interessi che ha maturato il conto corrente del defunto nell’arco di tempo e quindi incassare anche quei soldi. Tutti i dettagli del caso li abbiamo illustrati nell’articolo “Buone notizie per gli eredi che presentano la successione dei soldi sul conto corrente del defunto”.