Niente pensione anticipata per chi ha 64 anni se sotto i 1.750 euro, la novità che fa perdere il sonno a molti 

La novità sulle pensioni che fa perdere il sonno a molti-Foto da imagoeconomica

Non è una novità di poco conto quella che emerge dalla bozza della Legge di Bilancio 2024. A pagina 36 e all’articolo 27 della bozza infatti si legge a chiare lettere che la pensione anticipata diventa più complicata di oggi per quanti si trovano privi di contributi versati al 31 dicembre 1995. Perché al comma 11 dell’articolo n° 24 del Decreto Legge n° 201 del 6 dicembre 2011, viene portato a 3,3 volte l’assegno sociale il limite per poter andare in pensione a 64 anni. Quindi, niente pensione anticipata per chi ha 64 anni e puntava nel 2024 ad uscire dal lavoro. 

Niente pensione anticipata per chi ha 64 anni se sotto i 1.750 euro, la novità che fa perdere il sonno a molti

Chi ha cominciato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 viene considerato in gergo un contributivo puro. Infatti per questi soggetti il sistema di calcolo e di assegnazione della pensione è quello contributivo. E non potrebbe essere diversamente visto che mancano periodi di contribuzione nel regime retributivo. La bozza della Legge di Bilancio non ha lesinato novità per questi lavoratori. Infatti se raggiungono i 67 anni di età potranno andare in pensione con 20 anni di contributi e senza limiti di importo della pensione stessa. Perché sparisce il vincolo della pensione minima che non può essere inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale. Migliora la situazione quindi, almeno per la pensione di vecchiaia. Perché per il resto le notizie non sono certo positive.

Ecco l’inatteso inasprimento dei requisiti

Durante le tante sedute per la riforma delle pensioni nel 2023, in un paio di circostanze è stata proposta l’estensione della pensione anticipata contributiva a tutti i lavoratori e non solo ai contributivi puri. E si pensava addirittura di abbassare la soglia minima della pensione a 64 anni di età. Infatti il lavoratore fino ad oggi prendeva la pensione anticipata contributiva con:

  • 64 anni di età;
  • 20 anni di contributi;
  • pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale.

Essendo pari a 503,27 euro l’assegno sociale 2023, fino al 31 dicembre prossimo i lavoratori possono andare in pensione con un assegno pari a circa 1.409  euro al mese. L’assegno sociale nel 2024 dovrebbe salire a circa 533 euro al mese vista l’indicizzazione al tasso di inflazione prevista. Già così si parla di inasprimento, perché la pensione anticipata contributiva passa da un importo non inferiore a 1.409 euro ad uno non inferiore a 1.492 euro. Ma con il passaggio da 2,8 volte l’assegno sociale a 3,3 volte, è evidente che tutto peggiori. Nel 2024 potrebbe servire una pensione superiore a 1.750 euro al mese per poter accedere alla quiescenza. Infatti i requisiti per la pensione anticipata dovrebbero essere:

  • 64 anni di età;
  • 20 anni di contributi;
  • pensione non inferiore a 3,3 volte l’assegno sociale.

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