La mano dei risparmiatori italiani talvolta trema quando si ha necessità di versare denaro in contante presso un istituto bancario. A preoccupare maggiormente i titolari di conto sono le verifiche del Fisco sullo spostamento di somme. Occorre infatti riuscire a motivare e a dimostrare che il denaro in giacenza in banca proviene da redditi da lavoro o da fonti assolutamente lecite.
Bisogna muoversi con prudenza per prevenire accertamenti fiscali che potrebbero aprire altre porte ancora che meglio sarebbe conservare chiuse.
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Allo stesso modo conviene usare molta accortezza quando non si sceglie il pagamento elettronico con strumenti tracciabili per alcune spese. Raccomandiamo infatti “Attenzione a codice fiscale e conto corrente se si fanno pagamenti con soldi contanti perché l’Agenzia delle Entrate effettua controlli sul modello 730/2021”.
Ciò che di solito richiama l’attenzione del Fisco e innesca accertamenti è proprio l’improvvisa comparsa nel deposito bancario di somme di denaro in esubero. Ci riferiamo nello specifico ai soldi che un risparmiatore versa sul conto e che non coincidono con l’accredito dello stipendio o dell’assegno pensionistico. Il denaro in più potrebbe infatti provenire dal canone di locazione di un appartamento che il contribuente non ha denunciato nella dichiarazione dei redditi. E tuttavia non sempre si rischia perché ad esempio niente multe dell’Agenzia delle Entrate per questi 3 versamenti di soldi contanti sul conto corrente.
Niente multe dell’Agenzia delle Entrate per questi 3 versamenti di soldi contanti sul conto corrente
Forse non tutti i contribuenti sanno che possono versare somme di denaro anche molto alte sul conto senza temere che scatti la presunzione di evasione fiscale. Esistono infatti dei particolari tipi di versamenti che risultano già tassati all’origine e che quindi non è necessario riportare nella dichiarazione reddituale. Se un risparmiatore dovesse infatti riportare una vincita al gioco o ad un concorso a premi può versare i soldi sul conto senza temere accertamenti fiscali. Il secondo caso in cui è possibile versare contanti a cuor leggero in banca è quello in cui si riceve una donazione di modesto valore.
A tal fine ricordiamo “Come fare donazioni di soldi tra parenti senza rischiare controlli dell’Agenzia delle Entrate”. Infine esiste un altro versamento di contanti che non determina la necessità di verifiche fiscali e riguarda la vendita di qualche oggetto. Se infatti ci si dedica saltuariamente alla vendita di oggetti usati e/o da collezionismo non si devono dichiarare i proventi nel modello 730. E ciò perché tale forma di attività commerciale puramente occasionale non rientra tra le tipologie che figurano nel Testo unico delle imposte sui redditi.
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