Niente conguaglio nello stipendio di dicembre ma il Bonus arriva comunque ed in unica soluzione

Niente conguaglio nello stipendio di dicembre

Si chiama taglio del cuneo fiscale ma in gergo tecnico è detto trattamento integrativo. Parliamo del Bonus pari a 1.200 euro annui per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro, preso in diverse modalità da parte dei lavoratori dipendenti. Un Bonus che si aggiunge a quanto fatto in manovra dal Governo Meloni per i redditi più bassi. Ma intervenendo sulla quota contributiva dei lavoratori dipendenti.

Un taglio del 3% del cuneo contributivo quindi, mentre resta fisso il taglio del cuneo fiscale. Due operazioni che si incastrano tra loro perché vanno nella direzione di tagliare il costo del lavoro in Italia, intervenendo a favore dei lavoratori. C’è però chi ancora deve chiudere la partita con il Bonus IRPEF del 2022, perché non è stato percepito mese per mese dal lavoratore. E nemmeno a fine anno con conguaglio. Ma nulla è perduto. Infatti nel 2023 questo trattamento integrativo del salario, finirà con l’essere preso dai contribuenti.

nel 2023 questo trattamento integrativo del salario sarà preso dai contribuenti

Nel 2023 questo trattamento integrativo del salario sarà preso dai contribuenti-proiezionidiborsa.it

La novità del Governo Meloni sul cuneo contributivo, di cosa si tratta davvero?

Passa da 20.000 euro a 25.000 euro, il limite contributivo utile a godere del taglio dei contributi a carico del lavoratore che si versano proprio sul lavoro svolto mese dopo mese. Operazione, questa, che ha interessato i lavoratori dipendenti del settore privato ma anche quelli del settore pubblico. E parliamo quindi di lavoratori con stipendio lordo utile ai fini previdenziali fino a 1.923 euro al mese. Per gli altri e fino a 2.692 euro di retribuzione lorda, il taglio è del 2%.

Niente conguaglio nello stipendio di dicembre e come funziona il recupero nel 730

Il Bonus IRPEF 2022 è stato preso da una moltitudine di lavoratori. Infatti nel 2022 è risultato mese per mese nella busta paga. Un Bonus che ha sostituito il famoso Bonus Renzi da 80 euro al mese. Nonostante sia un Bonus diverso, c’è ancora chi lo chiama Bonus Renzi, anche perché il meccanismo di incasso è rimasto praticamente lo stesso, con le tre vie per poterlo percepire che a scelta del lavoratore, la Legge consente di usare. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 è stato previsto un Bonus Irpef trattamento da 100 euro al mese e quindi, da 1.200 euro annui, ai lavoratori dipendenti  con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro.

Il Bonus mese per mese è stato pagato in maniera provvisoria perché si parla di reddito complessivo e non di solo reddito da lavoro. Molti i lavoratori che hanno scelto di prenderlo a fine anno con lo stipendio di dicembre proprio per evitare che il superamento dei 28.000 euro finisse con il rendere il Bonus incassato, da restituire.

Il Bonus mese per mese è stato pagato in maniera provvisoria

Il Bonus mese per mese è stato pagato in maniera provvisoria-proiezionidiborsa.it

Ma c’è anche chi ha rinunciato al Bonus per lo stesso motivo. Ed è una delle motivazioni che hanno portato al niente conguaglio nello stipendio di dicembre. O perché non era spettante il Bonus, per via del superamento della soglia, o perché il lavoratore lo vuole nel 2023, come rimborso IRPEF nel 730. Infatti chi non lo ha percepito nel 2022 potrà ottenerlo in sede di dichiarazione dei redditi con il modello 730. E lo incasserà con la busta paga di luglio o agosto, o al più a fine anno direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

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