Niente assegno INPS per malattia per questi lavoratori

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Con l’acutizzarsi della pandemia da coronavirus e l’aumento dei contagi, crescono esponenzialmente le restrizioni per chi viene trovato positivo al Covid. Essere positivi al coronavirus significa essere in malattia? E quindi ci si può assentare dal lavoro e richiedere l’assegno all’INPS? Cerchiamo di fare chiarezza.

Quando scatta l’indennità per malattia

Quando si può richiedere l’assegno di malattia all’INPS? Esclusivamente quando un operatore di sanità pubblica certifica quella malattia. Quando ci si ammala e ciò impedisce di recarsi al lavoro, per giustificare l’assenza si ha necessità di un certificato medico. Il certificato attesta ufficialmente la malattia e in quel caso scatta l’assegno dell’INPS per i giorni di malattia.

Lo stesso principio vale per il Covid. Solo la certificazione di un medico generico, di un ufficiale sanitario, di un ospedale, di una ASL, possono attestare la malattia da Covid e quindi fare scattare l’indennità.

La quarantena di per sé non è quindi condizione sufficiente per richiedere l’assegno all’INPS. Quindi neanche eventuali restrizioni in casa, come blocchi in specifiche zone rosse sono sufficienti per avere l’indennità.

Niente assegno INPS per malattia per questi lavoratori

Ci sono altri casi, sempre legati alla infezione da coronavirus, che non possono fare scattare il sussidio per malattia dall’INPS. Per esempio se un figlio è in attesa del tampone ed è obbligato a stare in casa, il genitore non ha diritto all’assegno INPS. Ma se ha meno di 14 anni può chiedere un congedo retribuito al 50%.

Ma perchè niente assegno INPS per malattia per questi lavoratori? Come abbiamo accennato sopra, in caso di blocchi localizzati causa Covid, il lavoratore che non può recarsi al lavoro non può richiedere l’indennità per malattia. In questo caso scatta la CIG, la cassa integrazione in deroga.

E la cassa integrazione sostituisce l’assegno dell’INPS anche in caso in cui il lavoratore, appunto in cassa integrazione, si ammala. Prevale la CIG sulla indennità di malattia.

E se un lavoratore, che opera per una azienda italiana, è all’estero e si ammala, ha diritto all’indennità per malattia? No, perché per fare scattare l’assegno, c’è necessità di una certificazione che deve essere fatta solamente dalle autorità sanitarie nazionali.