Nessuno sa che dormire con l’aria condizionata ci espone a questo rischio per la salute

condizionatore

Una delle cose che può davvero rischiare di farci arrabbiare in ferie: salta l’aria condizionata in camera. E magari ci troviamo nel bel mezzo di una settimana torrida in cui anche di notte tra caldo e umidità peniamo come all’inferno. Avere la possibilità di dormire col fresco in questi mesi è davvero un gran vantaggio, ma nessuno sa che dormire con l’aria condizionata ci espone a questo rischio per la salute. E non ci riferiamo al classico sbalzo termico del mal di pancia o del blocco della schiena, ma a qualcosa di ancor più pericoloso nella sua semplicità.

Nessuno sa che dormire con l’aria condizionata ci espone a questo rischio per la salute

Togliamo subito dubbi e apprensioni ai nostri Lettori e vediamo cosa accade al nostro organismo con lo split acceso e che in pochi davvero sanno. L’aria diretta del condizionatore, infatti provoca secchezza e asciugamento della mucosa nasale. Ci troviamo quindi scoperti e indifesi di fronte all’attacco di germi, virus e batteri. E sappiamo bene tutti che in questo periodo non è proprio il caso.

La funzione della mucosa nasale è infatti fondamentale per evitare che agenti esterni penetrino e vadano nei polmoni. E in quest’ottica la produzione delle famose “caccole del naso” è proprio dovuta all’elevazione delle nostre difese immunitarie.

Cosa provoca l’eccessivo freddo dello split

Ecco allora che dormire con l’aria condizionata troppa alta e magari diretta su di noi va a interferire col corretto ciclo del muco nasale. I batteri e i virus penetrano più facilmente provocando fastidiose infezioni. Se ci svegliamo col catarro e la tosse è proprio a causa dell’infiammazione che si è formata e depositata nelle cavità nasali bloccandole. Per questo è sempre bene mantenere il muco morbido e idratato, semplicemente bevendo e stando proprio attenti all’aria condizionata.

Se proprio non riusciamo a non utilizzare il condizionatore, è meglio allora scegliere la funzione deumidificatore, ricordandoci di non scendere mai al di sotto degli 8/9 gradi rispetto alla temperatura esterna. Non teniamo il getto d’aria dritto su di noi e magari impostiamo il timer di spegnimento così da non far diventare la casa una ghiacciaia.

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