Stiamo inevitabilmente facendo delle rinunce per quanto concerne la spesa. Gli annunciati rincari dei beni primari stanno purtroppo arrivando e le persone se ne accorgono dagli scontrini sempre più alti. A parità di carrello della spesa, nelle ultime settimane è aumentato il conto da pagare. Obbligandoci ad eliminare gli alimenti ritenuti più costosi. Un errore, perché così facendo si finisce per sottrarre, alla nostra alimentazione, degli elementi fondamentali per il benessere. Come in tutte le cose, anche in cucina esistono delle alternative che potrebbero fare al caso nostro, senza rinunciare a valori nutritivi e gusto.
Dovremmo cominciare a comprare con più regolarità questo particolare pesce
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A cominciare dal pesce, che per le tasche dei più viene visto come un alimento troppo costoso. In effetti, il settore ittico sta pagando, e non poco, l’inflazione. Al recente Seafood Expo Global 2022 di Barcellona è emerso come pandemia, inflazione e guerra in Ucraina abbiano sconvolto i prezzi. Il tasso di inflazione annuale dell’Unione Europea era del 6,2% nel febbraio 2022. Decisamente più alto rispetto all’1,3% di un anno fa, secondo i dati EUMOFA.
Che fare? Rinunciare a elementi nutritivi unici come quelli forniti dai pesci? Certo che no, visto che ci sono, ad esempio, dei pesci che sono fondamentali per vincere la stanchezza fisica. Basta saper scegliere delle alternative valide. Ad esempio, nessuno lo compra mai ma questo pesce è un’ottima fonte di proteine e vitamine. E ha una particolarità che lo rende ancora più interessante: costa 5 volte meno dei pesci più pregiati. Si tratta del cefalo, o muggine, e ha un prezzo al chilo sui 3 euro circa. Per dire, ci sono orate che vengono vendute a 30 euro al chilo, anche se la media è sui 15 euro. Eppure, il cefalo muggine, ricco di omega 3, anche se costa 5 volte meno, difficilmente viene acquistato.
Nessuno lo compra mai ma questo pesce è un’ottima fonte di proteine e vitamine come quelli più pregiati e costa 5 volte meno
Un errore, perché ci porterebbe in dono tanti benefici, come testimoniano gli esperti dell’Humanitas. Apporta solo 117 calorie ed è una ottima fonte di proteine. Soddisfa i fabbisogni giornalieri di vitamine del gruppo B (metabolismo), D (ossa) e A (vista e sistema immunitario). E il suo contenuto di fosforo protegge la salute di denti e ossa. Insomma, un vero toccasana, a prezzo bassissimo.
Si può cucinare in tanti modi. Come, ad esempio, al forno. Dopo averlo pulito dalle interiora, inseriamo, al suo interno, una fettina di arancia. Sulla pirofila, appoggiamo delle patate tagliate a rondelle e il nostro cefalo con dei pomodorini, olio e aglio. Aggiungiamo delle spezie, come il timo. Bastano 15 minuti a 180 gradi per avere il pesce pronto. Si può preparare anche impanato. Prendiamo un filetto di cefalo e passiamolo in farina, uovo e pangrattato. Scaldiamo dell’olio di semi in una padella dai bordi alti e cuociamo il nostro cefalo fino a farlo diventare croccante.
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