La Città Eterna non ha mai smesso di stupire. Ma la grandezza della sua unicità non è solo data dai monumenti della Roma imperiale o di quella dei papi.
Come diceva il noto artista Graziano Cecchini, Roma è ancora una ragazza giovane, come dimostra la candidatura all’EXPO del 2030. E qualsiasi epoca storica è trascorso a Roma lasciando qualche segno tangibile e memorabile. C’è però, nascosto tra nomi altisonanti di altri monumenti e luoghi più pubblicizzati, una testimonianza unica della prima metà dello scorso secolo che ricorda da vicino i massimi esempi europei di quartieri liberty ed eclettici.
Camminarci apre le porte, per l’osservatore attento, a mondi meravigliosi. Si tratta del cosiddetto quartiere Coppedè. Neppure molti abitanti di Roma conoscono questa meraviglia cittadina totalmente gratuita con uno stile unico in Europa. Ecco perché si tratta di un luogo unico.
Dove trovarlo
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I giovani una volta avranno avuto una maggiore possibilità di gustare questo meraviglioso angolo di Roma: Via Tagliamento, presso il quartiere Trieste e di fronte al quartiere Coppedé, infatti, era la sede del mitico Piper Club. Negli anni di Fred Bongusto fino a quelli di Patty Pravo era uno dei tempi cult della musica leggera italiana. Il quartiere Coppedè rischia oggi di passare sottotraccia agli occhi del viaggiatore poco attento. Gli edifici al suo interno, con l’eccezione di qualche ambasciata (come quella del Marocco e della Bolivia), hanno quasi tutti una finalità residenziale.
Ed il quartiere stesso è protetto da un grande varco accesso. Ma guardando al lato positivo, si tratta di un portale che darà inizio ad un viaggio nel tempo al quale non solo i cittadini, ma anche i turisti, dovrebbero essere educati. Ma di cosa si tratta, per essere così unico?
In sintesi, è un quartiere eclettico e liberty, dove alla possenza strutturale dei palazzi si unisce un viaggio metafisico di orpelli, statue, lampioni ed omaggi a varie epoche e culture. Belve esotiche, fiori orientali, linee distorte: tutto è un racconto di un Mondo possibile e sincretico. Frutto dell’idea del grande architetto Gino Coppedè, che a partire dal 1917 iniziò a lavorare sul progetto monumentale. Era un’Italia, diversa, quella: ancora priva delle inquietudini del secolo, ma affascinata dai riferimenti culturali di un Mondo in continuo fermento. In parte, anche coinvolta nelle fantasie scaturite dalle avventure coloniali. Oggi per fortuna non ci sono più colonie, ma rimane il fascino di un luogo senza tempo. Ecco alcuni passaggi da non perdere.
Neppure molti abitanti di Roma conoscono questa meraviglia cittadina totalmente gratuita
Quasi tutti è stato costruito con le pietre che hanno reso grande la città eterna: il marmo ed il travertino. Da non perdere il grande varco d’accesso, addobbato con un voluminoso candelabro in ferro battuto. Poco dopo l’ingresso ecco il Palazzo del ragno, dove la struttura sembra quasi intessuta da una animale così disprezzato. Sarà bello affacciarsi sulla fontana delle Rane, e dirigersi verso il cosiddetto Villino delle Fate, che comprende tre edifici dedicati a Roma, Venezia e Firenze.
Il consiglio è di perdersi per queste strade al tramonto, quando il silenzio e le ombre aiutano ad immergersi nel sogno.
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