Nell’ultimo anno il titolo Clabo ha guadagnato il 233%, ma come già evidenziato in un precedente report, il rialzo si è concentrato tra i mesi di gennaio e febbraio, e successivamente durante il mese di giugno. Per il resto calma piatta con le quotazioni che sono rimaste praticamente immobili. Ad esempio, negli ultimi 6 mesi la performance del titolo è stata negativa per l’1,52%. Questo immobilismo, però, non deve ingannare. La volatilità delle quotazioni, infatti, è particolarmente elevata. Basti pensare che Clabo è stata più volatile del 90% dei titoli italiani negli ultimi 3 mesi, muovendosi tipicamente di +/- 11% a settimana.
Da notare che i dati del terzo trimestre 2021 hanno mostrato ricavi in crescita dei oltre il 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre l’indebitamento è rimasto stabile rispetto a quanto riportato a fine dicembre 2020.
Avvertenze
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Prima di concludere ricordiamo che la capitalizzazione del titolo è di poco più di 20 milioni di euro. Inoltre gli scambi settimanali corrispondono, mediamente, a un controvalore di circa 20.000 euro. Un valore eccessivamente basso che non esclude esplosioni di volatilità, di cui abbiamo già parlato in precedenza, scatenate da scambi sottili. Si consiglia, quindi, massima attenzione in quanto in queste fasi si potrebbe andare incontro a grosse perdite in conto capitale.
Nell’ultimo anno il titolo Clabo ha guadagnato il 233%, le attese per il 2022: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Clabo (MIL:CLA) ha chiuso la seduta del 6 gennaio a quota 2,6 euro invariato rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
La tendenza in corso è ribassista, ma senza troppa convinzione. Se è vero, infatti, che il potenziale ribassista rimane molto importante, è anche vero che le quotazioni si stanno mantenendo vicine a livelli oltre i quali i rialzisti potrebbero riprendere il sopravvento.
Nel caso in cui si dovesse continuare al ribasso gli obiettivi sono quelli indicati in figura con quello più vicino situato in area 2 euro (I obiettivo di prezzo). A seguire, poi, l’obiettivo successivo si trova in area 0,72 euro (II obiettivo di prezzo).
Nel caso di rialzo non siamo ancora in grado di calcolare gli obiettivi. Tuttavia, c’è un aspetto che non va trascurato. Già in passato area 3,35 euro ha più volte fermato il rialzo delle quotazioni. Per cui solo una decisa chiusura settimanale superiore a questo livello potrebbe dare la spinta giusta per continuare al rialzo.