Nella sanatoria delle cartelle escluse le multe del Codice della Strada per molti contribuenti

Nella sanatoria delle cartelle escluse le multe del Codice della Strada-proiezionidiborsa.it

Una sanatoria delle cartelle come mani nessun Governo ha deciso di introdurre farà capolino dal 2023 grazie alla nuova Legge di Bilancio. Il provvedimento è ormai definito, ma adesso c’è il concreto rischio che qualcosa venga limitato. Parliamo, per esempio, delle multe del Codice della Strada, che potrebbero essere escluse dalla sanatoria come altre tasse e imposte diventate cartelle.

Alcuni emendamenti alla Legge di Bilancio potrebbero correggere anche la sanatoria delle cartelle, riducendone di molto la portata e finendo con il creare una sorta di discriminazione tra contribuenti. Una cosa che necessita degli opportuni approfondimenti, anche perché si parla dei debiti più comuni presenti nelle banche dati.

Quali cartelle esattoriali rischiano l’esclusione dalla sanatoria?

C’è chi la chiama sanatoria, altri invece condono, fatto sta che uno dei principali provvedimenti del Governo, quello relativo alle cartelle esattoriali, entra nella cosiddetta tregua fiscale. Una mano ai contribuenti in una fase di delicata crisi economica è alla base del provvedimento. E mai un Governo si era spinto così in profondità a cercare di alleggerire il carico dei cittadini.

Infatti, al netto delle cartelle cancellate automaticamente dallo stralcio di quelle fino al 2015, tutte le altre fino al 30 giugno del 2022 possono essere risolte con la rottamazione. Pagando ciò che si deve, scontato di interessi e sanzioni e a rate: dal 2023 al 2027. Ben 18 rate trimestrali con cui poter mettere a posto la situazione. In pratica, in questo modo un contribuente indebitato resterebbe tale solo per quei debiti non ancora cartella. E l’alleggerimento è evidentemente notevole.

Alcune si possono pagare a rate-proiezionidiborsa.it

Alcune si possono pagare a rate-proiezionidiborsa.it

Nella sanatoria delle cartelle escluse le multe del Codice della Strada, perché?

Una cartella esattoriale può riguardare qualsiasi tassa o imposta evasa da un cittadino. IMU, IRPEF, IRAP, TOSAP, canone RAI e così via dicendo. E dentro anche le multe per le infrazioni del Codice della Strada o l’evasione del bollo auto. Ma qualcosa rischia di perdersi per strada perché pare che una parte di questi debiti dei contribuenti potrebbe finire con l’uscire fuori dalla sanatoria, anche se non per tutti. E si parla già di discriminazione. Infatti, per le multe del Codice della Strada comminate dalla Polizia Locale, potrebbe cambiare tutto. I contribuenti potrebbero essere assoggettati al volere della loro Amministrazione Comunale.

Le cartelle relative anche alle multe, sono voci di bilancio dei Comuni. La cancellazione automatica di queste cartelle porterebbe ammanchi nei bilanci degli Enti. Per questo è probabile che per la cancellazione d’ufficio delle cartelle esattoriali fino al 2015, da parte dell’Agenzia delle Entrare Riscossione, anche quelle sulle multe, potrebbe necessitare di un passaggio aggiuntivo. In pratica, dovrebbero essere i Comuni a manifestare l’adesione alla sanatoria, scegliendo di cancellare queste cartelle ai loro concittadini. Ed è probabile che molti Comuni, vicini al dissesto di Bilancio, potrebbero dire di no.

Nello specifico delle multe per violazioni del Codice della Strada la situazione è più difficile.

 

Per le violazioni del Codice della Strada le cose sono diverse-proiezionidiborsa.it

Per le violazioni del Codice della Strada le cose sono diverse-proiezionidiborsa.it

Basti pensare che un divieto di sosta può produrre multe comminate sia dalla Polizia Locale che da altre Forze dell’Ordine. E per i contribuente una multa potrebbe essere cancellata, l’altra no. Generando, inevitabilmente, confusione. Quindi, nella sanatoria delle cartelle escluse le multe del Codice della Strada, ma non tutte al contribuente l’onere di capire quali.

Consigliati per te