Depotenziare il reddito di cittadinanza, togliendolo o sospendendolo a chi può lavorare. Ma anche rivedere l’assegno unico rendendolo sempre meno correlato all’ISEE. E sempre più collegato, invece, al quoziente familiare. Che è un parametro che piace al Governo italiano. Ed in particolare proprio alla leader di FdI e attuale premier Giorgia Meloni.
In altre parole, staccare l’assegno unico dall’ISEE, per collegarlo al quoziente, significherebbe andare ad aumentare gli importi a favore delle famiglie numerose. D’altronde già con il reddito di cittadinanza è stato constatato e rilevato come la scala di equivalenza, proprio per quel che riguarda gli importi percepiti, vada a penalizzare proprio le famiglie numerose.
Nel mirino del Governo non solo reddito di cittadinanza, ecco cosa bolle in pentola
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Quello relativo all’addio all’ISEE, con l’introduzione del quoziente familiare, sarà comunque un passaggio graduale. Con il primo assaggio che è atteso proprio dall’inizio del 2023. Per il Superbonus collegato agli interventi di efficienza energetica nelle villette unifamiliari. Per questo Bonus edilizio, infatti, il Governo italiano per l’accesso alle detrazioni fiscali vuole introdurre proprio il quoziente familiare.
Nel mirino del Governo non solo reddito di cittadinanza, quindi. Con l’assegno unico che potrebbe cambiare presto. E addirittura a meno di un anno dal lancio della misura. L’avvio, infatti, risale al mese di marzo del 2022. Dopo che, per tutto il secondo semestre del 2021, le famiglie hanno preso l’assegno unico, temporaneamente, solo per i figli minori. Mentre l’assegno universale, nel rispetto dei requisiti previsti, è ora accessibile per i figli fino a 21 anni di età.
Riforma RdC e assegno unico alle porte, ma con delle grosse differenze
Reddito di cittadinanza e assegno unico, quindi, saranno rivisti dal Governo italiano. Ma i destini delle due misure sono chiaramente opposti. Con il reddito di cittadinanza che sarà rivisto in senso restrittivo. Non a caso, dalla riforma dell’RdC si stima che già in manovra il Governo italiano potrebbe recuperare risorse per circa un miliardo di euro. Mentre gli stanziamenti per l’assegno unico non sono a rischio. Anzi, a regime, come sopra detto, potrebbero essere aumentati proprio al fine di premiare ed aiutare economicamente le famiglie numerose.
Quella di depotenziare l’ISEE, e di introdurre progressivamente il quoziente familiare, non è solo un’idea legata all’erogazione dell’assegno unico. Ed alla concessione dei Bonus edilizi. Presto, infatti, pure i Bonus luce e gas potrebbero essere rivisti in tal senso. In modo tale che maggiori sconti in bolletta siano riconosciuti alle famiglie. Quelle numerose e più bisognose.