Se da inizio anno il settore bancario è secondo solo a quello tecnologico in termini di performance, la seduta del 15 febbraio lo ha visto realizzare una delle peggiori performance di Piazza Affari. Tuttavia, nel giorno nero delle banche c’è un titolo bancario che si difende molto bene sul Ftse Mib. Stiamo parlando di BPER Banca che a fronte di una perdita media dello 0,88% è riuscito a perdere solo lo 0,08%. Solo Illimity Bank e Banca Mediolanum sono riuscite a fare meglio chiudendo in territorio positivo.
Rispetto ai migliori di giornata, però, BPER Banca presenta una caratteristica importante. Da inizio anno il titolo guadagna circa il 35% collocandosi solo dietro a Unicredit che ha guadagnato circa il 40%. Illimity Bank, invece, è l’unico titolo bancario in territorio negativo da inizio anno.
Nel giorno nero delle banche c’è un titolo bancario che si difende molto bene sul Ftse Mib: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo BPER Banca (MIL:BPE) ha chiuso la seduta del 15 febbraio a quota 2,593 €, in ribasso dello 0,08% rispetto alla seduta precedente.
Un rialzo così duraturo non si vedeva sul titolo BPER Banca da oltre 10 anni. Almeno un ritracciamento, però, potrebbe essere in arrivo. Come si vede dal grafico, infatti, da inizio febbraio le quotazioni si sono come congelate. Se si considerano il massimo e il minimo da inizio mese, infatti, le quotazioni si sono mosso in un range del 6% circa. Conseguentemente le medie si stanno pericolosamente avvicinando e potrebbero dare da un momento all’altro un segnale ribassista.
L’unica nota positiva è che nel giorno nero delle banche le azioni BPER Banca hanno tenuto con volumi in aumento rispetto alle sedute precedenti.
La valutazione del titolo
La valutazione del titolo sulla base dei multipli di mercato è molto interessante. Infatti, qualunque sia l’indicatore utilizzato dall’analisi fondamentale, le azioni BPER Banca risultano essere sottovalutate. Ad esempio, secondo il rapporto prezzo su utili è superiore al 70%. Analogo risultato si ottiene con il Price to Book ratio che con il rapporto prezzo su fatturato. Quest’ultimo indicatore, poi, è di poco superiore a 1. Ciò significa che il titolo è sottovalutato non solo rispetto ai suoi competitors, ma in assoluto.
Anche per gli analisti il prezzo obiettivo medio a un anno esprime una sottovalutazione di circa il 20%. Tuttavia, la dispersione del campione è molto elevata e pari a circa il 20% indebolendo l’indicazione che arriva dal valore medio.
Ricordiamo poi che il dividendo distribuito ha un rendimento di oltre il 4,5%, ma, secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, è visto in crescita per i prossimi anni fino a livelli superiore all’8%.
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