Un Comune di 35.000 abitanti nel cuore dell’Emilia. A giusta distanza, in un ipotetico triangolo tra Modena, Bologna e Ferrara. Stiamo parlando della località di Cento. Non conosciutissima dai più, ma che sale alla ribalta nel mese di febbraio. Il motivo? Andiamo a scoprirlo insieme.
Appartiene alla provincia di Ferrara, ma si trova più vicino a Bologna. Condivide con il capoluogo felsineo l’architettura del centro e in particolare i famosi portici. L’origine del nome risale all’Impero romano, anche se, come spesso accade, non vi è nessuna certezza. Quello che, invece, è sicuro è che a Cento si festeggia uno dei carnevali più famosi e antichi d’Italia. Non contenderà la palma a Venezia e Fano, perché le prime notizie della celebrazione della festa datano 1630, ma poco importa.
È dunque una città piuttosto semplice da raggiungere, sia dal nord che dal centro Italia, per passare un weekend speciale proprio in questo mese di febbraio. Un paio di giorni per visitarla e per vivere l’atmosfera del suo Carnevale.
Nel cuore dell’Emilia Romagna ecco cosa vedere a Cento
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Spicca subito, nel centro storico, la Rocca. Una fortezza fatta costruire alla fine del 1300 come carcere. Un modo dello Stato Pontificio per frenare le ambizioni di autonomia che i centesi avevano. Oggi è visitabile su richiesta, ma è indubbiamente la principale attrazione della città. Da qui parte l’arteria principale, Corso Guercino, dedicato all’artista principe di Cento. La sua statua campeggia nella piazza principale. Le sue opere sono esposte alla Pinacoteca. Chi era il Guercino? Giovanni Francesco Barbieri è il suo vero nome. Uno tra i più bravi pittori emiliani, che ha influenzato, con le sue opere, anche il barocco italiano. Molte cose, a Cento, parlano di lui.
Il Palazzo del Governatore, poi, spicca proprio di fronte alla statua dell’artista, nell’omonima piazza. Una costruzione fatta edificare dagli Estensi a inizio 1500. L’architettura religiosa più importante è il Duomo dedicato a San Biagio. Al suo interno sono presenti numerose opere del Guercino, tra cui risalta quella di San Carlo Borromeo in preghiera, presso la cappella di San Giuseppe.
Un ultimo luogo da visitare a Cento è il Giardino del Gigante. Per chi ama Barcellona, si può ritrovare un po’ l’atmosfera del Parc Guell di Gaudì. L’imponente lucertola di 33 metri e il grande merlo di 13 lasceranno di stucco i visitatori. Un parco che è scaturito dalla fantasia di una bambina, Chiara, che ha poi ispirato l’architetto che lo ha creato, Marco Pellizzola.
Il programma del Carnevale di Cento
Se dovessimo visitare Cento durante questo mese di febbraio sarebbe bene conoscere anche il programma del Carnevale. Cinque sono le fazioni che si sfideranno a colpi di maschere e carri allegorici. In più, grazie al gemellaggio con Rio de Janeiro, la città accoglierà moltissime ballerine brasiliane e la samba farà da sottofondo alle sfilate. In tutti i weekend di febbraio, Corso Guercino si animerà con i carri e gli imponenti giganti mascherati in cartapesta.
Fino al 5 marzo, quando si proclamerà la fazione vincitrice. Quella stessa domenica, sotto la Rocca, si appiccherà il fuoco in cui brucerà la maschera simbolo della festa, ovvero quella Tasi, che metterà fine al Carnevale. Nel cuore dell’Emilia Romagna ecco Cento, una piccola Bologna capace di animarsi come Rio de Janeiro durante il mese di febbraio.