Il caldo e l’afa di questa estate sembrano darci qualche spunto per le nostre escursioni. Perlomeno per i più calorosi di noi, che non vedono l’ora di trascorrere qualche ora nella natura in alta quota. Per riscoprire così le sensazioni più belle che ci offre la montagna. Una fresca brezza, il profumo della resina nei boschi, la possibilità di passeggiare all’ombra di alberi secolari. I giapponesi chiamano quest’arte “shinrin yoku”, ovvero il “bagno delle foreste”.
In onore di questa attività potremmo andare a scoprire l’ulivo più vecchio d’Italia che si trova in una Regione italiana splendida. Oppure possiamo andare tra le Alpi a scoprire le acque cristalline del Lago di Tovel. Ci sono almeno 3 motivi per scoprire ed approfondire la conoscenza di questo luogo speciale. Così vediamole, visto che nel cuore delle montagne si nasconde un lago unico. Si trova in Val di Tovel, nella più ampia Val di Non. Un versante magico che collega il Trentino al Veneto, e che possiamo considerare uno degli scorci più iconici di tutte le Alpi.
Una volta lo chiamavano il lago rosso
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Fino a pochi decenni fa, questo vasto specchio era addirittura diventato famoso per assumere di tanto in tanto un’intensa colorazione rossa. Merito di una reazione chimica data dall’idrogeno delle deiezioni caprine che trasformava alcune alghe presenti nel lago. Uno spettacolo follemente romantico, se ci pensiamo. Questo non avviene più da tempo, ormai. Ma poco male. L’acqua ha una tonalità unica che spazia tra il blu oltre mare ed il verde tropicale. Le Dolomiti del Brenta vi si specchiano altere. Un caleidoscopio di colori che sembra un dipinto a olio di un artista romantico inglese si rivela davanti a noi.
Il secondo motivo non può che essere escursionistico. Oltre all’itinerario di poco più di un’ora che costeggia interamente le acque del lago, possiamo realizzare il cosiddetto giro delle malghe della val di Tovel. Si tratta di un percorso ad anello magico. Il punto di partenza è il lago stesso, ma in questo caso dovremo avere più tempo a disposizione. In circa 5 ore e mezzo il percorso salirà gradualmente, spostandosi lungo 4 malghe. Queste presentano una vista dall’alto sulla valle e privilegiate visioni sulle Dolomiti. Dalla malga Termoncello faremo poi ritorno al punto di partenza.
Nel cuore delle montagne si nasconde un lago dal colore smeraldo come nelle fiabe da vedere assolutamente e che una volta era addirittura rosso
Infine, non dimentichiamo l’aspetto di totale assorbimento e rigenerazione mentale. Arriviamo presto (o tardi) al lago nel corso della giornata. Meglio ancora se non in alta stagione, magari con i colori autunnali. Saremo dei privilegiati. Ogni angolo sarà occasione per una foto. Ogni scorcio un ricordo piacevole da ripensare in futuro. Vivremo la bellezza immortale di un angolo di paradiso.
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