Era da febbraio 2022 che non si vedevano 3 settimane consecutive al rialzo sul grafico dell’oro. Questo rialzo è stato alimentato dall’aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina su Taiwan e dalle crescenti preoccupazioni per la crescita globale. Tuttavia, a pesare sul prezzo, in senso negativo, sono stati i commenti da falco dei funzionari della Fed, le preoccupazioni sulla domanda dei consumatori in India e Cina e i continui deflussi dagli ETF sull’oro.
Quindi, nel breve periodo l’oro potrebbe ritracciare, continuando il movimento ribassista iniziato nel corso dell’ultima seduta della settimana. Nel medio/lungo periodo, invece, il tanto atteso rialzo dell’oro potrebbe essere partito anche se ci sono livelli chiave ancora da superare.
Nel breve periodo l’oro potrebbe ritracciare, attenzione ai supporti
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L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 5 agosto in ribasso dello 0,87% rispetto alla seduta precedente, a quota 1.791,2 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo dello 0,36%.
Time frame giornaliero
Dopo una settimana tutta al rialzo, la seduta di venerdì ha visto annullare quasi del tutto i guadagni settimanali. A causare questo brusco stop, dal punto di vista grafico, potrebbe essere stato il raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 1.811 dollari. Il mancato superamento di questo livello potrebbe determinare un ritracciamento delle quotazioni fino in area 1.755,7 dollari/1.742,9 dollari. LA rottura di quest’area di prezzo potrebbe spingere le quotazioni dell’oro fino in area 1.631 dollari.
Una chiusura giornaliera superiore a 1.811 dollari, invece, potrebbe favorire il raggiungimento della massima estensione rialzista fino in area 1,866 dollari.
Time frame settimanale
Niente da aggiungere a quanto scritto nelle settimane precedenti:
Sul settimanale la proiezione ribassista (linea continua) ha raggiunto il III obiettivo di prezzo e, come da attese, le quotazioni hanno reagito partendo al rialzo. Affinché si concretizzi l’inversione rialzista di lungo periodo, però, potrebbe essere necessaria una chiusura settimanale superiore a 1.800 dollari. In questo caso l’obiettivo più probabile potrebbe diventare area 2.000 dollari. A seguire, poi, gli altri obiettivi sono quelli indicati nel riquadro rosso.
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