Quest’anno la manovra finanziaria del Governo è un colpo di scena dietro l’altro. Dopo la conferenza stampa di presentazione della Legge di Bilancio del 16 ottobre scorso, ecco adesso la bozza della manovra. E ciò che sembrava certo, ovvero la cessazione definitiva di Opzione Donna cambia ancora. Arriva la proroga della misura anche per il 2024, ma con un peggioramento dei requisiti e soprattutto, con la conferma di tutte le limitazioni 2023. Nel 2024 pensioni a 61 anni quindi, ma non per tutte.
Nel 2024 pensioni a 61 anni, proroga nella bozza della Legge di Bilancio ma restano i limiti per le donne, ecco le novità
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Donne in pensione a 63 anni di età con 35 anni di contributi con il nuovo Fondo unico. Ma anche conferma di un altro anno per Opzione Donna. Questo è ciò che si legge nella bozza della manovra con alcune lavoratrici che potranno ancora godere del beneficio di Opzione Donna. Infatti la misura che doveva chiudere i battenti il 31 dicembre prossimo, dovrebbe essere in vigore per un altro anno. Ma cambiano i requisiti e peggiora l’età minima di uscita. Lasciando comunque inalterate le platee di riferimento ed il collegamento ai figli avuti.
Opzione Donna 2024, come si arriva alla nuova età di uscita a 61 anni
Opzione donna fino al 31 dicembre 2022 aveva un quadro fisso dal punto di vista delle regole di accesso alla prestazione. Potevano lasciare il lavoro le dipendenti con 58 anni di età e 35 anni di contributi versati e le autonome con 59 anni di età e 35 anni di contributi versati. Nel 2023 invece la platea delle aventi diritto è stata ridotta drasticamente. Nel 2023, ma con requisiti completati entro la fine dell’anno precedente, hanno potuto sfruttare Opzione Donna:
- licenziate;
- dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero del Lavoro (grandi aziende con interesse nazionale);
- invalide pari ad almeno il 74%;
- caregivers che assistono, da almeno 6 mesi, parenti disabili conviventi dentro il perimetro della Legge 104.
Opzione Donna 2024, cosa cambia?
Nel 2023 per andare in pensione con Opzione Donna, oltre ad appartenere ad una di quelle categorie, bisognava anche avere un’età pari a:
- 58 anni per licenziate, dipendenti di aziende in crisi, invalide con almeno 2 figli avuti e caregivers sempre con almeno 2 figli avuti;
- 59 anni di età per invalide e caregivers con un solo figlio avuto;
- 60 anni di età per invalide e caregivers senza figli.
Ferma restando la platea delle interessate, nel 2024 la bozza della manovra peggiora i requisiti. Serviranno sempre 35 anni di contributi versati. Restano i vincoli di 12 mesi di finestra per la decorrenza. I requisiti vanno centrati sempre entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Ma l’età passa a:
- 61 anni per per invalide e caregivers senza figli;
- 60 anni per invalide e caregivers con un solo figlio avuto;
- 59 anni per licenziate, dipendenti di aziende in crisi, invalide con almeno 2 figli avuti e caregivers sempre con almeno 2 figli avuti.