La riforma delle pensioni se mai ci sarà, non arriverà certo nel 2024. Ormai è chiaro il contenuto del pacchetto pensioni della Legge di Bilancio che dovrebbe contenere, oltre alle nuove regole relative alla perequazione dei trattamenti per chi una pensione già la prende, anche alcune proroghe di misure che sono in scadenza a dicembre 2023.
Parliamo naturalmente di quota 103, dell’APE sociale e di Opzione Donna. Solo per quest’ultima ci sono ancora dei dubbi, perché oltre alla proroga si ragiona su alcuni correttivi alla stessa misura o su una sua sostituzione con la Quota 84. Ma questo non vuol dire che nulla cambierà per le altre misure Soprattutto per la Quota 103 nel 2024 cambierà l’importo massimo della pensione che si potrà prendere a 62 anni come la misura prevede.
Nel 2024 in pensione a 62 anni, anche sopra 2.818 euro al mese, ecco la novità INPS
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Partiamo dal dato scontato ormai. La Quota 103 anche nel 2024 dovrebbe poter essere fruibile da tutti i lavoratori che rispettano i requisiti prescritti. Parliamo innanzi tutto dell’età, perché la misura prevede almeno i 62 anni di età già compiuti. Nessuna distinzione di categorie o di genere perché la misura come oggi sarà fruibile anche nel 2024 dalla generalità dei lavoratori che rispettano i requisiti. All’età va aggiunta una carriera contributiva che non può essere inferiore a 41 anni di versamenti. Di questi almeno 35 anni devono essere effettivi, cioè privi di quei contributi figurativi relativi alla disoccupazione INPS o alla malattia indennizzata.
Cambia l’importo della pensione con Quota 103 nel 2024
Nel 2024 in pensione a 62 ann, di seguito le ulteriori novità. La misura oltre che come requisiti, resterà immutata anche per tutti gli altri aspetti che la riguardano, a partire dalle sue evidenti limitazioni. Anche chi uscirà nel 2024 con questo strumento, non potrà arrotondare quanto preso di pensione con redditi da lavoro, tanto da dipendenti che da autonomi. L’unica cosa che si potrà usare per cumulare il reddito della pensione con un altra fonte di guadagno è il lavoro autonomo occasionale. Ma solo se l’utile da questo lavoro occasionale non è superiore a 5.000 euro annui. L’altra limitazione è il vincolo che riguarda l’importo massimo della pensione. Gli interessati alla Quota 103 devono sapere che non potranno in nessun caso percepire un assegno superiore a 5 volte il trattamento minimo, anche se ne avrebbero diritto. Ma anche se la regola resterà immutata, l’importo della pensione massima percepibile salirà.
Di quanto sale la prestazione di Quota 103?
Infatti nel 2023 il trattamento minimo è pari a 563,74 euro al mese. Significa che nel 2023 la pensione con Quota 103 non poteva essere superiore a 2.818,70 euro. L’inflazione e la rivalutazione dei trattamenti dovrebbe (usiamo l’ipotetico perché nulla è certo fino alla Legge di Bilancio) portare ad un incremento del trattamento minimo nell’ordine del 5,9%, almeno stando agli attuali dati sull’incremento del costo della vita. Significa che il trattamento minimo INPS arriverà a circa 597 euro. Se l’ipotesi diventerà realtà, significa che la pensione con Quota 103 potrà essere di importo massimo pari a 2.985 euro.