Negli scorsi anni lo Stato ha attivato una serie di importanti misure di sostegno al reddito che si sono rivelate importantissime per le famiglie italiane. Tutti conoscono l’assegno unico e universale, una prestazione pensata per aiutare i genitori a sostenere le spese per i figli. Lo si può richiedere per ogni figlio a carico minore di 21 anni, senza limiti di ISEE. Ovviamente l’assegno mensile sarà proporzionato al reddito: chi supera le fasce più alte ha comunque accesso però al minimo di 50 euro. Una delle misure più apprezzate rimane però il Bonus baby sitter, che ha consentito a tantissimi genitori lavoratori di poter gestire i bambini quando le scuole sono state chiuse. Il Bonus non a caso è stato introdotto durante la pandemia da Covid 19, per fronteggiare la sospensione delle attività didattiche.
Di fatto, si tratta semplicemente di un contributo per aiutare le famiglie a fronteggiare i costi delle balie. È stato introdotto con il decreto Cura Italia, ma a quanto pare ha avuto un successo così grande da essere stato rinnovato anche ora perché nel 2022 spettano 1.200 euro di Bonus. Chi può richiederlo, come farlo e quali sono le scadenze? Presto detto: tutti i dettagli di seguito.
Nel 2022 spettano 1.200 euro di Bonus INPS con questi requisiti di ISEE ed ecco come richiederlo rispettando le scadenze
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I requisiti fondamentali per inoltrare la domanda per il Bonus baby sitter sono semplici. Primo, essere lavoratori dipendenti nel settore privato. Secondo, la cittadinanza italiana. Terzo, essere iscritti alla gestione separata INPS. Anche gli autonomi possono accedere, se iscritti presso l’istituto o alle casse professionali di previdenza. Rientrano negli interessati gli operatori del settore sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Infine, può richiedere il Bonus anche il personale medico, infermieristico, tecnici di laboratorio, di radiologia medica, e gli operatori socio sanitari. I destinatari devono essere genitori conviventi di figli minori di 14 anni. Non devono percepire altre forme di sostegno al reddito come NASPI, CIGO e indennità di mobilità. Non è importante, invece, se il lavoro viene svolto in smartworking.
La misura è prevista anche nel caso in cui a occuparsi dei bambini sia un parente come uno zio o un nonno. In questo caso c’è però una condizione: il familiare non deve risiedere allo stesso indirizzo dei richiedenti. Come già annunciato, il massimo erogabile è di 1.200 euro: si può richiedere il Bonus anche per più figli ma tale soglia non può essere superata. Per i lavoratori del settore sanitario il tetto può essere aumentato fino a 2.000 euro.
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Il Bonus baby sitter non può essere usato in questo modo perché è illegittimo