Nel 2021 TFR conviene tenerlo in azienda o versarlo in un fondo?

TFR

Quando si inizia un rapporto di lavoro la prima cosa da fare è la scelta della destinazione del TFR. Ma nel 2021 il TFR conviene tenerlo in azienda o versarlo in un fondo? È questa la domanda posta da un Lettore agli Esperti di ProiezionidiBorsa. Come tutte le cose ci sono i pro e i contro che incidono sulla scelta. Analizziamo tutti gli aspetti delle due possibilità e cosa conviene.

Nel 2021 TFR conviene tenerlo in azienda o versarlo in un fondo?

Il lavoratore che inizia un nuovo rapporto di lavoro ha sei mesi di tempo per decidere la destinazione del TFR. I sei mesi scattano dalla firma del contratto. Il dipendente dovrà decidere se lasciare la maturazione del TFR in azienda o aderire alla previdenza complementare con il versamento del TFR in un fondo.

Se trascorsi i sei mesi, il dipendente non opera nessuna scelta, vale la regola del silenzio assenso. Quindi, come prevede la normativa, il datore di lavoro può trasferire il TFR in un fondo di previdenza complementare.

Su questo punto bisogna però fare una distinzione tra aziende e il numero dei dipendenti.

Aziende e numero dipendenti

Nelle aziende con meno di cinquanta dipendenti il TFR è accantonato dal datore di lavoro all’interno dell’azienda. Poi, sarà erogato al dipendente alla cessazione del rapporto di lavoro. I lavoratori se devono affrontare particolari spese (mediche, acquisto casa, eccetera) possono chiedere un anticipo del TFR. Qui, tutte le informazioni: anticipo TFR e come fare domanda al datore di lavoro

Nel caso di aziende con più di cinquanta dipendenti il datore di lavoro ha l’obbligo di versare il TFR in un fondo di previdenza complementare.

Ricordiamo, che la scelta effettuata dal lavoratore, all’adesione ad un fondo di previdenza complementare in autonomia, è irrevocabile.

Da considerare che i fondi di previdenza complementare prevedono innumerevoli agevolazioni fiscali. Infatti, è possibile risparmiare le tasse aderendo ad un fondo pensione.

Inoltre, i rendimenti attuali sono più alti della rivalutazione del TFR. Da considerare,  che permettono di accedere alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata in caso di perdita del lavoro.

Per maggiori chiarimenti consigliamo di consultare la nostra guida: pensione a 57 anni con i fondi pensioni e rendimenti al 3,1%

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