Nei giorni di permesso Legge 104 si può rimanere a casa o bisogna stare col familiare disabile?

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I lavoratori che si prendono cura di un anziano genitore non più autosufficiente o di un figlio con handicap hanno diritto ad assentarsi dal lavoro. I permessi lavorativi sono comunque retribuiti ed anzi familiari e titolari di Legge 104 hanno sempre diritto a questi 3 assegni in busta paga. I nostri consulenti lo ribadiscono proprio per evitare che ai beneficiari di Legge non vengano riconosciute alcune spettanze. Inoltre chi fruisce del congedo lavorativo teme di subire perdite sul trattamento di fine rapporto, sulla maturazione delle ferie o ai fini pensionistici. E in alcuni casi si tratta di timori fondati perché con la Legge 104 le assenze da lavoro penalizzano queste voci in busta paga. Pertanto è opportuno raccogliere informazioni precise e attendibili per non trovarsi impreparati dinanzi ad eventuali tagli sugli assegni spettanti.

Vi è anche poca chiarezza anche su come si possano utilizzare i giorni di permesso e cosa sia lecito fare durante le ore di assenza dal lavoro. Molti si chiedono ad esempio se nei giorni di permesso Legge 104 si può rimanere a casa o bisogna stare col familiare disabile. Ciò ovviamente nel caso in cui il lavoratore non risieda nella stessa abitazione del portatore di handicap. Ricordiamo che si rischia un procedimento penale e persino il licenziamento nel caso in cui si utilizzano in modo improprio il beneficio dei permessi lavorativi. E come è opportuno informarsi sulle eventuali sanzioni allo stesso modo risulta vantaggioso conoscere i sussidi economici che il Governo stanzia a favore dei titolari. Forse non tutti sono sanno che con Legge 104 spettano assegni da 750 anche a familiari con redditi oltre 30.000 euro che presentano specifica richiesta  all’INPS.

Nei giorni di permesso Legge 104 si può rimanere a casa o bisogna stare col familiare disabile?

Il lavoratore cui l’INPS riconosce le agevolazioni della Legge 104 può richiedere dei giorni di permesso retribuito per prendersi cura del familiare con handicap. Durante queste assenze non può tuttavia dedicarsi ad attività diverse da quelle che arrecano sostegno e beneficio al soggetto affetto da disabilità. Se il lavoratore dovesse impiegare le assenze dal lavoro per scopi personali incorre nell’abuso del diritto e si espone al rischio di pesanti provvedimenti disciplinari.

Non è difatti consentito svolgere mansioni che non abbiano alcuna attinenza con l’assistenza al familiare non autosufficiente. Ma chi non convive con il disabile cui presta sostegno deve necessariamente stare in sua compagnia durante i giorni di permesso? La sentenza n. 16930/2020 della Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti proprio relativamente all’assistenza domiciliare. Nell’ordinanza si legge infatti che il lavoratore può rimanere nella propria abitazione e restare a disposizione del disabile in caso di bisogno. In tal modo non commette un illecito se non esce di casa e resta in attesa di un’eventuale chiamata da parte del soggetto non autosufficiente.

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