Nel Ventunesimo secolo il mondo è cambiato radicalmente. Come è normale che sia. Lo spirito del tempo non è lo stesso di cento anni fa. Si lotta per principi differenti. Gli idoli e gli emblemi si sono trasformati. I giovani di oggi possono apparire vuoti e disinteressati. Lontani dall’impegno politico e dall’attivismo.
Non si crede più né all’amore, né alla famiglia. Sono questi che vedremo i valori in cui credono i giovani d’oggi.
Una problematica concreta
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In un precedente articolo si è visto come combattere una problematica che affligge molti giovani. Si tratta proprio dell’apparente anedonia e abulia. Ragazzi di tutte le età si chiudono in loro stessi, non parlano con gli adulti. Covano una rabbia potentissima a causa dell’ineffabilità del loro mondo interno.
È notizia di pochi mesi fa una maxirissa organizzata sui social. Ma come mai? Perché i giovani assumono dei comportamenti così distruttivi?
Innanzitutto, si ricorda di non fare di tutta l’erba un fascio. Ci sono molti giovani politicamente attivi. Basti pensare all’iniziativa Friday for Future.
Bisogna, tuttavia, andare incontro ai ragazzi stessi e capire il loro dolore.
Né l’amore, né la famiglia. Sono questi che vedremo i valori in cui credono i giovani d’oggi.
I valori dei giovani
I valori alla base della generazione precedente erano proprio l’amore vero e la famiglia. In primo luogo, si pensava a trovare l’anima gemella, la persona con cui trascorrere il resto della vita. Anche qui non è tutto oro quello che luccica. Probabilmente in passato il mito della famiglia perfetta ha recato diversi danni alla libertà di espressione individuale.
Oggi, però, i valori sono cambiati. Innanzitutto, esiste il Dio denaro. Tredicenni e quattordicenni puntano ad arricchirsi vendendo scarpe o altro. Osannano VIP e sportivi che ostentano ricchezze spropositate.
Il narcisismo è sul primo gradino della scala sociale. Il più meritevole di approvazione è chi riesce a mettersi meglio in mostra. Tutto ciò a discapito dell’incontro e del reale rispetto reciproco. Si tende a calpestare l’altro per arrivare in alto.
È importante, quindi, che gli adulti siano consapevoli della rabbia e del malessere dei propri figli e li aiutino in una difficile elaborazione.